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Gerard Deulofeu (credits: acmilan.com)
Doveva essere l'occasione per riavvicinarsi in classifica e riprendere la marcia dopo tre sconfitte consecutive in campionato e lo è stata, ciò che non si immaginava alla vigilia però era la fatica e il sacrificio che sarebbero stati necessari per arrivare a ottenerla. Un Milan a più facce, alcune positive, per certi aspetti messi in mostra, come la grinta, il carattere e lo spirito di squadra, altre preoccupanti e terribili, come l'ennesimo infortunio in campo, il troppo nervosismo e il gioco ancora troppo lento. Una partita difficile che però regala ai rossoneri, oltre ai 3 punti, un grandissimo campione: Gerard Deulofeu.
Tanto cercato e voluto, lo spagnolo, arrivato in prestito dall'Everton, è partito ancora una volta titolare, nonostante in conferenza stampa Vincenzo Montella avesse provato a mischiare le carte con i giornalisti, e ha mostrato tutte le sue qualità: nel primo tempo è stato il più pericoloso, andando a sfiorare il gol già nei primi minuti, nel secondo tempo invece, con il Milan prima in 10 e poi in 9, si è caricato tutto il peso dell'attacco rossonero andando, spesso, a sfidare l'intera difesa del Bologna nelle ripartenze e cercando di assistere al meglio i compagni che provavano a risalire faticosamente il campo, come in occasione del gol di Pasalic, o mettendosi in proprio, come nell'opportunità in cui ha trovato la traversa addirittura da calcio d'angolo.
Sprazzi di talento alternati a numeri di alta scuola, sia in posizione da esterno sia da prima punta improvvisata, magie e concretezza che possono far bene sperare per la rincorsa all'Europa e possono far gioire i tifosi rossoneri. Così infatti ha commentato a fine partita, ai microfoni di Premium Sport, la sua prestazione e quella dei rossoneri: “Una notte incredibile, noi siamo il Milan, anche in 9, siamo una squadra storica e abbiamo fatto una grande prestazione, abbiamo onorato la maglia. Il mister mi chiedeva di giocare sull’esterno, ma a me piace anche andare in profondità, sono tre punti che valgono per sei. Devo lavorare, stasera è stata una gara difficile, guardiamo giorno per giorno, con i giovani possiamo andare lontano.”, parole che parlano di quanto sia già sentito il suo attaccamento alla maglia e che dimostrano il suo carattere da leader, dentro e fuori dal campo.
Valerio Paini
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