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Un passato da promessa del calcio ed una morte triste da clochard. Joachim Fernandez, 43 anni, è stato trovato morto dagli amici: sfiorò anche la maglia del Milan.
Secondo quanto riportato da La Presse e rilanciato da gazzetta.it, il corpo dell'ex calciatore è stato ritrovato in un hangar abbandonato, a Domont, 20 chilometri a nord di Parigi, in una fredda giornata dello scorso gennaio. Cosa ha portato un giovane enfant prodige del calcio senegalese, considerato da molti al nuovo Desailly, a vivere per strada, abbandonato da tutti? Con ogni probabilità, Fernandez non ha mai superato i problemi famigliari, che lo hanno portato alla separazione dalla moglie, a vedere poco il figlio e quindi alla depressione. Qualche esperienza lavorativa sfortunata dopo il ritiro avvenuto a 29 anni nel 2001 in Indonesia e un presente da clochard, conosciuto da tutti in paese ma senza che nessuno sapesse qualcosa del suo passato.
Fernandez era arrivato in Francia a 20 anni: al Bordeaux un discreto successo, giocando anche in quel 3-0 in rimonta dei girondini rifilato al Milan nel 1996 in Coppa Uefa, compagno di Zidane, Lizarazu e Dugarry. Nel 1997 il passaggio all'Udinese all'età di 24 anni, con l'esempio di Rijkaard nella mente. Il senegalese passò poi al Monza e al Milan, senza riuscire però mai ad indossare il rossonero. Negli anni successivi le esperienze a Tolosa, Dundee e Indonesia. Poi i problemi famigliari, la depressione, la vita senza fissa dimora e la morte: il corpo è stato rimpatriato in Senegal. Joachim è tornato a casa.
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