Proprio il fatto di esprimersi sempre nella lingua dialettale, rendeva le sue esternazioni sempre colorite. Alcune sue citazioni sono delle vere e proprie perle di comicità. In occasione di una trasferta del Milan in Francia, un giornalista locale gli disse: "Monsieur Rocco, mon ami", (“Signor Rocco, amico mio”). La sua risposta fu: "Mona a mi??" Mona a ti e anca testa de gran casso". Celebre fu anche la sua risposta ad un giornalista torinese, in occasione di un Padova – Juventus, in cui Rocco allenava i veneti, il quale gli augurò: “Vinca il migliore” e la pronta ribattuta fu: “Ciò, sperèmo de no”. In un’altra occasione, spiegando la tattica di gioco ad un cronista, disse: "Domenica giocheremo così: Cudicini in porta e tutti gli altri fuori...". "Te go dito de tocarlo, no de coparlo" (ti ho detto di marcarlo, non di ammazzarlo). Questa è una celebre frase pronunciata da Rocco quando un suo giocatore commise un brutto fallo ad un avversario: il malcapitato era il futuro avvocato dell’Associazione Calciatori, Sergio Campana.