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Nereo Rocco, 38 anni fa la scomparsa del ‘paròn’

Redazione

Proprio il fatto di esprimersi sempre nella lingua dialettale, rendeva le sue esternazioni sempre colorite. Alcune sue citazioni sono delle vere e proprie perle di comicità. In occasione di una trasferta del Milan in Francia, un giornalista locale gli disse: "Monsieur Rocco, mon ami", (“Signor Rocco, amico mio”). La sua risposta fu: "Mona a mi??" Mona a ti e anca testa de gran casso". Celebre fu anche la sua risposta ad un giornalista torinese, in occasione di un Padova – Juventus, in cui Rocco allenava i veneti, il quale gli augurò: “Vinca il migliore” e la pronta ribattuta fu: “Ciò, sperèmo de no”. In un’altra occasione, spiegando la tattica di gioco ad un cronista, disse: "Domenica giocheremo così: Cudicini in porta e tutti gli altri fuori...". "Te go dito de tocarlo, no de coparlo" (ti ho detto di marcarlo, non di ammazzarlo). Questa è una celebre frase pronunciata da Rocco quando un suo giocatore commise un brutto fallo ad un avversario: il malcapitato era il futuro avvocato dell’Associazione Calciatori, Sergio Campana.

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