Milan, sindrome da big: nessuna vittoria contro Juventus, Napoli e Inter

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, tornando a parlare del derby di domenica scorsa, quello vinto per 3-2 dall'Inter sul Milan, ha sottolineato come per i rossoneri di Gennaro Gattuso la sconfitta sia stata abbastanza 'indolore'. Vero che il Diavolo è sceso dal terzo al quarto posto, scavalcato nella classifica di Serie A proprio dai cugini nerazzurri, ma è altrettanto vero che, in ottica della qualificazione alla prossima edizione della Champions League, tra terza e quarta piazza in graduatoria non cambia nulla.

La sconfitta al cospetto degli uomini di Luciano Spalletti, però, ha confermato uno dei più grandi difetti o, per meglio dire, limiti, del Milan di Gennaro Gattuso: gli scontri diretti. Alessio Romagnoli e compagni, infatti, quando affrontano le prime della classe nel nostro campionato (Juventus, Napoli, Inter, Roma e Lazio), difficilmente portano a casa i tre punti. Una statistica piuttosto inquietante, che, tra l'altro, si protrae sin dalla scorsa stagione, sempre sotto la gestione di Rino Gattuso.

Considerando i big match disputati tra la stagione 2017-2018 e quella in corso, il Milan ha conquistato appena 14 punti sui 39 disponibili: ha battuto due volte la Roma ed una volta la Lazio, per uno score, non propriamente edificante, di 3 vittorie in 13 gare, ovvero il 23%. Poco, pochissimo, per una società che punta a tornare grande e che contro Juventus, Napoli e Inter non è mai riuscita a strappare i tre punti.

Il Diavolo si è preso la propria rivincita in Coppa Italia, dove ha fatto fuori Inter l'anno scorso e Napoli quest'anno, ma, logicamente, spera di poter interrompere la maledizione in campionato contro Juventus e Lazio, che dovrà affrontare prossimamente all'Allianz Stadium e a 'San Siro'. Intanto emergono novità sulla lite tra Franck Kessie e Lucas Biglia: per le decisioni della società, continua a leggere >>>

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