"Ieri sera abbiamo assistito ad una situazione dallo sviluppo a dir poco surreale, per certi versi incredibile e sicuramente inaccettabile per il blasone e la storia dei nostri gloriosi colori. Con questo non ci riferiamo all'esonero dell’allenatore. Che per quanto facilmente immaginabile, non sarà né il primo né l’ultimo. Ciò che lascia sconcertati e basiti sono le modalità con cui questo è avvenuto. Come si può accettare che sia il mister stesso a comunicare ai mezzi d'informazione di essere stato cacciato. Senza che la società esca con una nota ufficiale, o meglio ancora senza che nessuno dei suoi dirigenti (big boss in primis) si presenti in conferenza stampa per comunicarlo ufficialmente. Con l'aggravante di una decisione presa palesemente da giorni?".
"Non può essere più credibile una dirigenza che ha passato un’estate intera a millantare di essere fermamente convinta del progetto Fonseca (mettendo a disposizione del tecnico la maggior parte degli acquisti solo a fine mercato). Quando scopriamo solo in queste ore l’inserimento di una clausola legata ad un eventuale licenziamento entro i primi 6 mesi, che fa decadere automaticamente i restanti anni di contratto, sintomo evidente che quella di Fonseca era una scelta di ripiego".
"Per voi il Milan è solo un brand. E c'è un aggravante ..."
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"Stiamo assistendo ad una proprietà che cerca in tutti i modi di americanizzare la società più gloriosa d’Italia, proponendo iniziative folli come le maglie del 125º vendute a 1899€, o come quelle sparate in tribuna durante l’intervallo per “comprarsi” i tifosi. Il sogno di qualcuno è avere 75.000 clienti a San Siro da spennare ogni partita e gestire come burattini, con buona pace della tifoseria organizzata e di tutti quelli che da anni seguono questi colori ovunque, facendo sacrifici. Per non parlare della vicenda dei mini-pack, una cosa mai vista neanche nei dilettanti. Inadeguati non solo nelle figure che gestiscono la parte sportiva, ma anche nei ruoli che seguono la parte commerciale legata a NOI tifosi, perché è giusto evidenziare tutte le lacune di una società in mano a persone di un'incompetenza disarmante".