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ANTONIO GATTO (Presidente Milan Club): "Anche ieri abbiamo visto il solito Milan, quello degli ultimi 5 anni. Senz’anima e senza senso di appartenenza. I tempi dove, quando si perdeva (molto meno rispetto ad ora), lo si faceva a testa a alta, quando i vari Gattuso & company mangiavano l’erba e sputavano sangue per questa maglia che sentivano cucita sulla pelle, quando i numeri 10 e i capitani facevano davvero la differenza, sono ormai un lontano ricordo. Ormai quel Milan ammirato e invidiato, che lottava sempre per il campionato e per l’Europa che conta, non esiste più da diversi anni. Ieri, come detto, abbiamo visto il solito Milan senza idee e senza il famigerato 'bel giuoco. Come capita ormai spesso, i nostri avversari ci hanno superato in tutto: preparazione atletica, tecnica e tattica. Abbiamo visto, come al solito, una squadra dove due terzi dei giocatori non sono da Milan e dove le uniche note liete sono Donnarumma, Romagnoli, Calabria, Antonelli, Bonaventura, Kucka, Niang e Bacca. Della partita di ieri, insomma, gli unici momenti che resteranno nel mio cuore saranno il tributo al grande Abbiati e l’applauso ad El Shaarawy. Ora per salvare in parte questa ennesima, mediocre e fallimentare stagione sarebbe utile vincere la Coppa Italia, sperando in uno scatto d’orgoglio di chi scende in campo ed anche nella fortuna, che ogni tanto non guasta".
MANUELA ROCCA (Dirigente Milan Club): "Ultimi 90 minuti di un campionato che, ancora una volta, ha portato solo tante delusioni al popolo rossonero. Una sconfitta che significa essere fuori dall'Europa, perché 57 punti non sono abbastanza. Partita tutt'altro che entusiasmante, troppa differenza in campo sotto tutti i punti di vista. È emerso un Milan in evidente difficoltà, senza stimoli e privo di un vero e proprio gioco di squadra. Troppi errori in fase difensiva, dove manca compattezza e lucidità, ed attaccanti in ombra per tutta la partita. Il gol del solito Bacca non può bastare. Unica emozione l'applauso di San Siro rivolto al nostro faraone El Shaarawy e soprattutto il tributo per l'addio al calcio di Abbiati: ogni parola è superflua sul suo saluto e la sua commozione davanti la Curva. Grande portiere e grande uomo appartenente a quella nostra storia che stenta a tornare".
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