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Calhanoglu a Milan TV: “Mi sarebbe piaciuto entrare in Polizia”

Daniele Triolo

Hakan Calhanoglu, centrocampista del Milan, si è raccontato, in maniera divertente, ai microfoni di 'Milan TV', rispondendo anche alle domande dei compagni

"ULTIME MILAN - Hakan Calhanoglu, centrocampista del Milan, si è raccontato, in maniera divertente, ai microfoni di 'Milan TV', rispondendo anche alle domande dei compagni. Queste le dichiarazioni di Calhanoglu:

"Sul gioco al quale preferisce giocare in ritiro: "A Puff G, su internet, gioco con Ivan Strinic, Rade Krunic".

"Su cosa è il calcio per lui: "Il mio pane. A me piace tanto il calcio, sono cresciuto così. Ho impiegato tanti anni per diventare professionista nel calcio".

"Se non avesse giocato a calcio, cosa sarebbe diventato: "Mi sarebbe piaciuto entrare in Polizia".

"Sul suo fratello calciatore: "Lui adesso non gioca, si è infortunato ad entrambe le ginocchia. Abbiamo aperto una scuola calcio in Germania e lui adesso lavora lì".

"Sul figlio preferito: "Penso che sia mio fratello".

"Su Alessio Romagnoli capitano: "Alessio è un buon capitano! Anche se è giovane, fa tutto bene, dentro e fuori dal campo. Organizza tutto, siamo un bel gruppo".

"Su cosa ha cantato due estati fa: "Eravamo 8-9 giocatori nuovi, non abbiamo fatto niente. Però avrei cantato in turco, sicuro".

"Sul miglior cantante della squadra: "Pepe Reina. Lui sì che canta bene".

"Sulla sua vacanza ideale: "Turchia, in barca al mare, sempre".

"Su cosa farà dopo il calcio: "Non lo so, magari l'attore".

"Su cosa ha pensato quando è arrivato nella città di Milano: "Per me era tutto nuovo, non è stato facile arrivare da un'altra nazione e parlare italiano, confrontarmi con una nuova cultura. Ora, però, è migliorato tutto e va bene".

"Sulla prima volta a Milanello: "Ho pensato a tutti i fenomeni che avevano giocato lì, come Ronaldinho, Kakà, tutti gli altri".

"Su come trascorrerebbe l'ultima notte della sua vita: "Non rispondo a questa cosa".

"Sui compagni di squadra con cui la passerebbe: "Con Franck Kessie, Fabio Borini, Ivan Strinic ma anche Rade Krunic. Con Franck vado fuori, con Fabio al ristorante, con Krunic gioco su internet a Puff G".

"Su chi sceglie per salvare il mondo con un calcio di punizione: "Juninho".

"Sul compagno da chiamare se la sua macchina lo lasciasse a piedi, per strada, a mezzanotte: "Kessie non verrebbe sicuro, Borini penso che arrivi".

"Sul compagno di squadra che sceglierebbe come babysitter: "Non ne ho bisogno, faccio da solo. Non mi piace averne. Mi manca anche adesso la mia bambina Liya".

"Sul fatto se cambia i pannolini: "Sì, anche io. Mia moglie fa di più, ma anche io".

"Su come e quanto l'ha cambiato la paternità: "Adesso se io faccio qualcosa, la faccio per la mia famiglia e per la mia bambina. Ora capisco quello che mi avevano sempre detto mamma e papà: è la cosa più bella del mondo".

"Sul primo insegnamento da dare alla figlia: "Quando crescerà, spero che abbia il carattere di mia moglie. Lei è forte, voglio che anche mia figlia sia come lei". Da Boston ha parlato anche Romagnoli: per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>

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