(fonte:parmaclacio1913.com) - È il 19 novembre 1995 quando il mondo del calcio conosce per la prima volta Gianluigi Buffon. È lo stadio Ennio Tardini ad abbracciarlo, il Parma sfida il Milan. E’ la sua prima partita fra i professionisti, l’esordio assoluto in Serie A, il debutto di un futuro grande campione del calcio italiano e mondiale. Da quel giorno, Gigi è diventato Gigione, poi ha messo le ali di Superman, ma rimarrà per sempre Buffon. Un Uomo, un Campione, un Capitano. Questo è Gigi Buffon, per il Parma e per Parma. Dal 19 novembre 1995 al 30 maggio 2023, dal Milan al Cagliari, dalla prima all’ultima: 28 anni (attraversando Juventus, PSG e Nazionale Italiana) e 23.633 minuti con la maglia crociata addosso di una Storia senza fine. 265 presenze, la vittoria della Coppa Uefa, della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, uno Scudetto sfiorato e la prima volta in Champions League con i nostri colori: numeri e vittorie che rappresentano solo una parte della grandezza di Gigi Buffon. L’altra, il campione fuori dal campo, è incommensurabile. È una Storia senza fine, perché Gigi Buffon ha deciso di spostare il campo un po’ più in là, di lasciare spazio a nuove emozioni. Da oggi comincerà una nuova vita, una nuova Storia, una nuova Magia, con Gigi che porterà Parma nel cuore, dentro di sé, per sempre. Ed è così che riassume, con queste parole, la sua Storia: “28 anni di carriera mi sembra un risultato incredibile, quasi impensabile, soprattutto per la continuità di rendimento dimostrata in quasi tre decenni. Questo, secondo me, è l’aspetto che più determina il valore di una carriera sportiva, in questo caso la mia. Ci ho messo così tanta passione, dedizione, entusiasmo e allegria che a guardarmi indietro, posso dire che sono veramente volati. Sì, questi 28 anni – con queste due date (19 novembre 1995 e 30 maggio 2023, l’esordio in A e l’ultima in B) – sono la mia storia calcistica e la mia storia sportiva. Ma anche la storia di chi, con il tifo, con le lacrime e con l’amore, in questi 28 anni mi ha sostenuto. Voglio anche ringraziare Parma e la sua gente perché veramente mi ha fatto sentire tanto amato, anche in questi due anni: il Presidente Kyle Krause – una delle persone migliori che ho conosciuto nel mondo del calcio – e i direttori della Società, ché mi avevano chiesto immediatamente di ricoprire un ruolo manageriale nel Gruppo“.
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