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Fonseca: promosso o bocciato? Dai un voto alla prima parte di stagione

Redazione
La seconda parte del 2024 del Milan ha visto Paulo Fonseca alla guida della squadra in un periodo di transizione: promosso o bocciato?

La seconda parte del 2024 del Milan ha visto Paulo Fonsecaa alla guida della squadra in un periodo di transizione, dopo una stagione altalenante. Il tecnico portoghese è stato chiamato per dare una nuova identità al gioco rossonero, puntando su un calcio offensivo e propositivo. Tuttavia, la prima metà della stagione ha messo in luce sia aspetti positivi che criticità, sollevando interrogativi sulla sua permanenza a lungo termine. Fonseca è stato promosso o bocciato? Analizziamo la sua gestione in questi primi mesi.

Il bilancio in Campionato: incertezze e alte prestazioni

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La Serie A ha visto il Milan alternare prestazioni convincenti a momenti di grande difficoltà. Fonseca ha cercato di implementare un gioco più propositivo, con un’idea di calcio dinamico e veloce. Alcune vittorie hanno dimostrato che la squadra è in grado di esprimere un buon calcio, soprattutto nelle fasi iniziali delle partite, caratterizzate da attacchi veloci e trame di gioco più fluide. Tuttavia, il Milan ha avuto difficoltà a mantenere una continuità di rendimento, con troppe sconfitte e pareggi contro squadre di livello inferiore, che hanno minato le ambizioni di lottare per il vertice.

La mancanza di solidità, soprattutto difensiva, è emersa come uno degli aspetti critici. La difesa ha faticato a gestire le partite nei momenti cruciali, con errori individuali e disattenzioni che hanno portato a gol evitabili. Questo ha messo in discussione la capacità di Fonseca di costruire una squadra solida e ben equilibrata, capace di reggere la pressione nelle sfide più decisive.

Il gioco proposto: una squadra più offensiva

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Un aspetto positivo della gestione di Fonseca è stato l’approccio offensivo. Il tecnico ha dato un’impronta chiara alla squadra, cercando di far giocare il Milan in maniera più verticale e rapida, con una ricerca costante di superiorità numerica nelle zone offensive. Il Milan ha prodotto buone trame di gioco, con la squadra che ha creato molte occasioni da gol. Tuttavia, la difficoltà nel concretizzare queste occasioni è diventata una costante, con i rossoneri che hanno sprecato diversi match point e spesso non sono riusciti a segnare abbastanza per chiudere le partite in tranquillità.


Nonostante l’inefficienza sotto porta, la filosofia offensiva di Fonseca ha portato comunque a miglioramenti rispetto alla stagione precedente, quando il Milan aveva mostrato una certa staticità nel gioco. La ricerca di un calcio più spettacolare ha avuto il merito di rendere il gioco del Milan più piacevole e incisivo, seppur con le limitazioni nella finalizzazione.

Le rotazioni e la gestione della rosa

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Un altro tema centrale della stagione è stata la gestione della rosa e delle rotazioni. Fonseca ha cercato di alternare diversi giocatori, dando spazio a chi aveva meno minuti nelle gambe e cercando di mantenere alta l’intensità della squadra. Tuttavia, questa gestione ha suscitato qualche critica. In alcune partite, le rotazioni sembravano eccessive, con cambi di formazione che hanno influito sulla continuità di rendimento e sull’identità della squadra. Il Milan non sempre è stato in grado di esprimere un gioco coerente quando Fonseca ha fatto ampio ricorso alla panchina, e questo ha creato incertezze sul piano tattico.

Inoltre, la gestione di alcuni giocatori ha sollevato dubbi. Alcuni innesti, pur arrivando con ottime credenziali, non sono riusciti a integrarsi al meglio nel sistema di gioco di Fonseca, mentre altri, nonostante un buon avvio, sono finiti ai margini della formazione titolare. La difficoltà nel trovare un equilibrio tra le esigenze di rotazione e la stabilità della squadra è un aspetto su cui Fonseca dovrà lavorare.

Le prestazioni in Europa: una squadra competitiva, ma non decisiva

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In Champions League, Fonseca ha affrontato una delle competizioni più difficili, con un girone che includeva squadre di altissimo livello. Nonostante il Milan non sia riuscito a superare la fase a gironi, le prestazioni contro avversari come il Real Madrid sono state comunque di livello. La squadra ha dimostrato di poter competere con club di primissimo piano, mostrando carattere e qualità in alcune fasi del gioco. Tuttavia, sono mancati quei piccoli dettagli che avrebbero permesso al Milan di portare a casa risultati ancora più concreti, come la gestione della partita nei momenti cruciali o l’efficacia nell’attaccare le difese avversarie.

Fonseca ha dato segnali di crescita nelle partite di Champions, ma la mancanza di esperienza nelle competizioni internazionali ha limitato il potenziale del Milan, che ha pagato dazio nelle partite decisive. Se il Milan vuole tornare a essere protagonista in Europa, la squadra dovrà acquisire maggiore esperienza e solidità, qualità che Fonseca dovrà trasmettere con il tempo.

Il futuro: potenziale da sfruttare

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Nonostante le difficoltà, il 2024 ha mostrato anche aspetti positivi sotto la guida di Fonseca. Il tecnico ha cercato di imporre una filosofia di gioco più moderna e attraente, e ha lavorato per valorizzare il potenziale di giovani e nuovi innesti. Con il tempo, e con un mercato invernale mirato, il Milan potrebbe ulteriormente rafforzarsi, soprattutto nei reparti dove la squadra ha mostrato più carenze, come la difesa e la profondità a centrocampo.

Fonseca ha mostrato di essere un allenatore capace di portare novità, ma la vera sfida sarà mantenere la solidità e l’equilibrio tattico che gli consentano di ottenere bei risultatie. La seconda metà della stagione sarà fondamentale per capire se Fonseca è in grado di far fare il salto di qualità al Milan e se, soprattutto, saprà imprimere definitivamente il suo stampo sulla squadra.

Conclusione: promosso o bocciato?

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Fonseca ha portato il Milan in una direzione di gioco più offensiva e propositiva, ma ha anche mostrato alcune lacune, soprattutto nella gestione della squadra e nella solidità difensiva. La mancanza di continuità nei risultati, l’inefficienza in fase realizzativa e alcuni errori nella gestione della rosa hanno impedito alla squadra di decollare. Tuttavia, il potenziale c’è, e il lavoro di Fonseca potrebbe dare i suoi frutti con il tempo. Per ora, la sua posizione è sospesa: promuoverlo o bocciarlo dipenderà dai risultati della seconda metà di stagione, ma la sua filosofia di gioco ha comunque gettato le basi per un futuro che potrebbe essere più brillante, a patto che si lavori sugli aspetti più critici della squadra. E tu che ne pensi: bocciato o promosso? Dai un voto a Fonseca.