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Milan, tra sorprese e conferme: dai un voto al migliore | SONDAGGIO
Nel corso di questo 2022, che tanto ha regalato ai tifosi rossoneri, ci sono alcuni giocatori che più di altri si sono messi in mostra per continuità di risultati. Cerchiamo di dare un quadro generale di coloro che hanno dato una svolta all'anno trionfale del Milan.
Procedendo con ordine, tra i pali non si può non nominare Mike Maignan, che ha raccolto l'eredità di un certo Gianluigi Donnarumma e ancora una volta non lo ha fatto rimpiangere. Le sue parate, nonostante le assenze prolungate per infortunio, si sono rivelate fondamentali per la conquista dello Scudetto.
Delle sue assenze ha approfittato Ciprian Tatarusanu, che ha trovato spazio ogni qual volta il francese fosse indisponibile. Le sue prestazioni non sono state continue, ma quando è stato in giornata il rumeno ha salvato più di una volta il Milan.
Al centro della difesa, invece, l'insolita coppia composta da Fikayo Tomori e Pierre Kalulu ha fatto impazzire la maggior parte degli attaccanti della Serie A. Un mix di velocità, prontezza e tempismo ne hanno fatto uno dei sodalizi migliori del campionato. E pensare che il francese sarebbe arrivato per svolgere il ruolo di terzino destro.
Quanto alla corsia mancina, il Milan può contare su uno degli esterni difensivi più forti al mondo. Theo Hernandez, anche nel 2022, ha continuato a scatenare i cavalli, risultando devastante per tutti difensori avversari, grazie alle sue continue fiammate, che spesso lo hanno portato a segnare.
Una delle zone fondamentali per il gioco del Diavolo è senza dubbio il centrocampo. E questo è l'habitat ideale tanto di Ismael Bennacer, quanto di Sandro Tonali. Entrambi sono arrivati a compiere quel salto di qualità che si attendeva da diverso tempo, unendo tecnica e potenza fisica ad intelligenza tattica. Menzione obbligatoria per Franck Kessié, che prima di partire per Barcellona ha comunque dato il massimo in rossonero.
Quanto alla trequarti, i due migliori nel corso del 2022 non possono che essere Rafael Leao e Brahim Diaz. Il portoghese purtroppo, pur avendo già vissuto l'exploit, paga ancora la sua discontinuità, il che fa pensare che possa diventare ancora più devastante. Quanto all'iberico la vera consacrazione l'ha vissuta questa stagione, quando gli è stata cambiata leggermente la posizione in campo.
E in conclusione non ci si poteva dimenticare di Olivier Giroud, vicecampione del mondo con la Francia. L'attaccante era arrivato al Milan con l'epiteto di "vecchio", ma ha dimostrato di segnare più di una volta gol decisivi e nella maggior parte dei casi impegnativi dal punto di vista fisico.
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