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Inter-Milan, l’analisi dell’avversario di ‘acmilan.com’ | News

MILAN, ITALY - APRIL 19: Stefano Pioli Head Coach of AC Milan and Simone Inzaghi Head Coach of FC Internazionale are seen before the Coppa Italia Semi Final 2nd Leg match between FC Internazionale v AC Milan at Giuseppe Meazza Stadium on April 19, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
L'analisi dell'avversario di 'acmilan.com' in vista del ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Milan

(fonte: acmilan.com) In Spagna la chiamano "remuntada", termine che ebbe il suo apice nell'incredibile 6-1 con il quale il Barcellona eliminò il PSG l'8 marzo 2017, qualificandosi ai Quarti di finale di quella Champions League dopo aver perso la gara di andata a Parigi per 4-0. Gli inglesi, quando si riferiscono al calcio, adottano il loro inflazionato slang "comeback". E non è un caso che nella storia della moderna Champions sia una squadra inglese (il Liverpool) l'unica ad essere riuscita nell'impresa di ribaltare una sconfitta nel primo dei due match di Semifinale con due o più gol di scarto. Nel 2018/19, dopo aver perso 3-0 al Camp Nou di Barcellona, i Reds vinsero 4-0 ad Anfield. Due di quelle quattro reti (tra cui la quarta decisiva) le mise a referto l'attuale attaccante del Milan Divock Origi. Si deve appigliare a questi corsi e ricorsi il Milan di Stefano Pioli per sperare nell'italianissimo termine "rimonta" e realizzare un miracolo sportivo che rimarrebbe nella storia di questo sport.

Sì, perché analizzando i dati e studiando la situazione di forma delle due squadre, le speranze rossonere di andare a Istanbul a giocarsi la Finalissima del 10 giugno non sono così elevate. Basti pensare che il Milan non vince un Derby contro l'Inter con almeno due gol di scarto da gennaio 2016 (3-0). E che non riesce a battere i "cugini" con almeno due gol di scarto in trasferta da ottobre 2003 (3-1), se ovviamente escludiamo i Quarti di Champions di ritorno del 2005, quando arrivò il noto 3-0 a tavolino. Nel complesso il Diavolo si troverà di fronte un'Inter tosta e matura. Che ha tenuto la porta inviolata in sette delle undici partite di questa Champions League. Primato condiviso con il Bayern Monaco nella competizione in corso. Dati che non possono che confermare la solidità di una formazione che col passare dei mesi ha acquisito fiducia, autostima. Che ha ritrovato i suoi uomini chiave e che è cresciuta di pari passo al suo tecnico. Quel Simone Inzaghi che da allenatore non ha ancora subito gol contro il Milan in sfide giocate fuori dalla Serie A (otto precedenti) e solo una volta non ha superato il turno o vinto il trofeo (nella Semifinale di Coppa Italia 2017/18, dopo un doppio pareggio per 0-0).

INTER RINATA: PRESSING ALTO, TANTI GOL E POCHE DISTRAZIONI

L'Inter cercherà di raggiungere la sesta Finale di Champions League e la prima dal 2009/10 con José Mourinho. Se dovesse passare il turno, Simone Inzaghi sarebbe il quinto allenatore italiano a portare una squadra italiana in una Finale di Champions League dopo Fabio Capello con il Milan (tre volte), Marcello Lippi con la Juventus (quattro), Carlo Ancelotti con il Milan (tre) e Massimiliano Allegri con la Juventus (due). Per farlo si affiderà al gruppo che da aprile in poi ha letteralmente cambiato marcia. Sette vittorie consecutive in tutte le competizioni, segnando 21 gol (tre di media esattamente a match) e subendone tre. L'Inter non è mai stata in svantaggio in nessun momento delle fasi a eliminazione diretta di questa Champions League (3V, 2N). Ha mantenuto la porta inviolata in quattro delle ultime cinque partite.

L'unica squadra italiana in grado di raggiungere la Finale della competizione senza perdere nelle fasi a eliminazione diretta tra Ottavi, Quarti e Semifinali è stata la Juventus. Che ci è riuscita sia nel 2014/15 che nel 2016/17. I nerazzurri sono bravissimi a pressare alto, recuperare e a cercare le corsie laterali per innescare gli attaccanti. In questa Champions League, ad esempio, la formazione milanese ha recuperato il pallone e avviato le proprie sequenze su azione a una distanza media di 38.5 metri dalla propria porta: è la quinta altezza di recupero più profonda di tutte le squadre nella competizione di quest'anno e la maggiore tra le squadre che hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta.

LA CORSIA DI SINISTRA E ROMELU LUKAKU: I FATTORI NERAZZURRI

Del feeling di L. Martínez con il Milan (sette gol nei Derby) abbiamo già raccontato. L'altro uomo in copertina nell'Inter di Inzaghi è indubbiamente Romelu Lukaku, che con la doppietta al Sassuolo ha partecipato attivamente a dodici reti (tra gol e assist) da marzo in poi. Un record per un giocatore di Serie A considerando tutte le competizioni. Lo stato di forma del belga è lampante, così come l'insistenza di Inzaghi sul costruire dal binario di sinistra. L'intesa tra Dimarco, Bastoni e Barella funziona a meraviglia e ha dato risultati eccellenti, sia in campionato che in coppa.

Federico Dimarco ha fornito cinque assist su azione in questa Champions League (compreso uno all'andata contro il Milan). Un record nell'edizione 2022/23. Inoltre è il numero più alto di assist raggiunto da un giocatore dell'Inter in una singola stagione nella competizione (dal 2003/04). Insieme a Samuel Eto'o nel 2010/11 e Wesley Sneijder nel 2009/10. Due nomi di un certo peso. Alessandro Bastoni, invece, ha preso parte a più sequenze su azione che si sono concluse con un gol rispetto a qualsiasi altro difensore centrale in questa Champions League (otto). Il classe '99 è primo dell'Inter nella competizione per palloni giocati (617), progressioni palla al piede (70) e passaggi verso la trequarti avversaria (65). Nucleo del gioco, tecnica e personalità. Quello che servirà a una delle due milanesi per centrare la finale del 10 giugno.  LEGGI ANCHE: Le probabili formazioni di Inter-Milan. Dubbio a destra per Pioli

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