"Dopo aver visto Pioli sostituire Thiaw con un centrocampista, Krunic, non avendo in panchina uno straccio di difensore, l’allenatore del Dortmund Terzic si è stropicciato gli occhi. Ha chiesto a sua volta il cambio, ha tolto Malen che nel primo tempo, assieme a Bynoe-Gittens, aveva ubriacato il povero Calabria e ha catapultato in campo Adeyemi, un’altra saetta del calibro di Bynoe-Gittens (per la cronaca: 21 anni il primo, 19 il secondo) col mandato di mandare definitivamente nei matti, in coppia col ragazzino inglese, le belle statuine di quel che restava della difesa del Milan".
"E’ finita così 3-1 per il Borussia e la colpa del tracollo, lo ripeto, è innanzitutto dello staff tecnico e medico di Pioli. Se hai più giocatori in infermeria che in campo e se l’inconveniente va avanti da tre anni, stagione dello scudetto compresa, non hai scusanti. Qualsiasi programma, qualsiasi progetto è destinato ad andare a picco. E il danno che crei è enorme e irrimediabile sia sotto l’aspetto sportivo, sia sotto l’aspetto economico".
"E se è vero che a giugno il Milan mise alla porta Maldini e Massara, responsabili dell’area tecnica, per il sostanziale fallimento dell’ultima campagna acquisti (De Ketelaere e Origi su tutti), non si vede come la proprietà, oggi, di fronte a un quadro sanitario tragicomico come quello in cui il Milan vive ormai quotidianamente, possa evitare di licenziare i responsabili della preparazione tecnico-atletica della squadra. Il Milan che doveva sbranare l’Europa è un nosocomio. Perde due giocatori a partita. Tutti per infortuni lunghi. E in campo va chi si regge in piedi. Chiunque esso sia. Ridicolo, ammettiamolo".
"Detto ciò, veniamo al capitano Davide Calabria. Che non ha nessuna colpa del disastro del Milan ma che a me pare, e non da quest’anno, un calciatore generoso sì, applicato certo, disciplinato s’intende, ma improponibile per essere schierato a questi livelli. Ieri, in Milan-Borussia Dortmund, sembrava di vedere in campo un bimbo che ai giardinetti prova a intrufolarsi in una partitella di ragazzi più grandi e non ci capisce niente, non vede mai la palla, tutti gli sfrecciano davanti come frecce, sembra un pugile suonato".
"Calabria ha provocato con uno sgambetto inutile e inaudito, ai danni di Malen, il rigore che ha permesso al Borussia di andare in vantaggio al minuto 10. Tra l’altro protestando, coi suoi compagni lì attorno attoniti. Vista la mala parata del difensore rossonero, Terzic ha detto ai suoi di sfondare tutti, a turno, sulla sinistra, e Calabria ha cominciato a perdersi per strada tutti, da Bynoe-Gittens che poco dopo l’1-0 lo ha portato a spasso ed è stato a un passo dal segnare il gol del 2-0, a Malen, a chiunque si presentasse bussando alla sua porta".
"La condizione in cui Pioli e il suo staff hanno ridotto la squadra non può avere scusanti"
—"Generosamente, Calabria si è portato all’attacco e ha sprecato, di testa, un gol non proprio difficile da realizzare: ma fare il cannoniere non è il suo mestiere. Il suo mestiere è un altro. E proprio per questo, dopo aver visto i suoi movimenti prima sul gol del 2-1 dei tedeschi (va a raddoppiare sbagliando il tempo su Sabitzer e lascia completamente solo alle sue spalle Bynoe-Gittens che riceve palla dal compagno e indisturbato batte Maignan), poi sul gol del 3-1 (rincula su Adeyemi che avanza salvo poi farsi da parte una volta giunto in area dicendo ad Adli pensaci tu: Adeyemi ringrazia e chiude la partita) e in generale per tutta la drammatica partita disputata, la domanda sul suo spessore a questi livelli a mio avviso va posta".
"La Champions ti mette di fronte ad avversari di categoria superiore. E già due anni fa, a San Siro, alle prese con Luis Diaz del Porto, Calabria aveva preso una bambola memorabile, sostituito dal 1’ del secondo tempo da Kalulu. E a dire il vero anche in Serie A spesso non regge il confronto, come un anno fa a San Siro contro Kvaratskhelia che per 45 minuti lo fece ammattire - oltre che ammonire - al punto da costringere Pioli a lasciarlo negli spogliatoi all’intervallo sostituendolo con l’altrettanto disastroso Dest".
"Giudizio sui singoli a parte (anche Maignan ieri non è stato impeccabile, specie sul non irresistibile tiro del gol del 3-1), la verità è che al Milan è arrivato il momento del redde rationem. La condizione in cui Pioli e il suo staff hanno ridotto la squadra va oltre l’inimmaginabile e non può avere scusanti. E se è vero che i rossoneri hanno ancora un 1% di possibilità di passare il turno, anche se ciò avvenisse il passaggio agli ottavi non cancellerebbe il problema. Chi deve spiegare, spieghi. E la società decida quel che è giusto fare. Perchè il Milan è una squadra di calcio, non il Fatebenefratelli". LEGGI ANCHE: Milan, Pioli a rischio esonero? I nomi dei possibili sostituti >>>
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