CHAMPIONS LEAGUE

Milan, la dolce statistica europea che fa sorridere in Via Aldo Rossi

Daniele Triolo Redattore 

Il Milan sta vivendo una stagione sotto le attese in campionato. Ma in Europa vola. E non vale soltanto per i ragazzi di Stefano Pioli

Il Milan sta vivendo una stagione non propriamente esaltante in campionato. Al contrario in Europa sta facendo faville. Questo non vale soltanto per i ragazzi di Stefano Pioli, ma anche per la Primavera allenata da Ignazio Abate.

Milan, così e così in Italia. Ma in Europa altra musica

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Il Diavolo di Pioli, attualmente, è al quarto posto in campionato, a -22 dal Napoli capolista, in un'annata che vedeva i rossoneri presentarsi ai nastri di partenza con lo Scudetto sul petto. Quello di Abate, invece, è addirittura al 13° posto nella graduatoria del torneo Primavera 1 TIM, con il rischio di dover giocare i playout, nonostante un organico ricco di talento e qualità.

In Europa, invece, discorso diametralmente opposto. Il Milan di Pioli è giunto sino alle semifinali di Champions League. Passato il girone con il Chelsea, eliminando Dinamo Zagabria e RB Salisburgo, i rossoneri hanno fatto fuori poi Tottenham negli ottavi e proprio il Napoli nei quarti di finale della competizione.

Diavolo in semifinale di Champions e Youth League

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In Youth League, di fatto la 'Champions League Under 19', il Milan Primavera di Abate ha superato il girone con il RB Salisburgo, eliminando Dinamo Zagabria e Chelsea. Poi, hanno avuto la meglio su Ruh Lviv e Atlético Madrid. Arrivando fino alla semifinale della competizione, in programma domani pomeriggio a Nyon contro l'Hajduk Spalato.

La dolce statistica europea fa sorridere il club di Via Aldo Rossi: il Milan, infatti, è l'unico club, in Europa, ad aver portato fino alle semifinali della competizione europea di riferimento - Champions League e Youth League - sia la propria Prima Squadra sia l'Under 19. Insomma, un'annata che potrebbe persino diventare gloriosa nonostante qualche intoppo di troppo entro i confini nazionali. Galliani chiama Sacchi: il motivo è rossonero >>>