Milan, Chukwueze ‘libera’ anche Pulisic: Fonseca studia il ‘nuovo’ Diavolo 

Milan-Bruges 3-1, i rossoneri fanno molta fatica in Champions League, ma riescono a portarsi a casa tre punti fondamentali per la classifica generale. A cambiare la partita sono stati gli ingressi di Chukwueze e Okafor che sono stati gli autori degli assist per i due gol decisivi di Reijnders nella ripresa. Il nigeriano, in forma, potrebbe essere la chiave di volta per il gioco di Fonseca. Ecco il motivo.

Milan, Chukwueze si è sbloccato: Fonseca pronto alla svolta tattica

Questo 'nuovo' Chukwueze può essere fondamentale per il Milan. In primis perché dà a Fonseca una scelta ulteriore in attacco. Che sia dal primo minuto o a gara in corsa, con l'esterno in forma, i rossoneri hanno un cambio di passo e un giocatore che può saltare chiunque in uno contro uno. Esempio il secondo gol di Reijnders di ieri sera. Ecco il video.

Una soluzione offensiva che potrebbe essere fondamentale per il Milan. Chukwueze sembra essersi sbloccato dopo il gol contro l'Udinese: è chiaro come Samu sia un giocatore umorale. Ora va cavalcato perché potrebbe essere molto decisivo. Non solo: un Chukwueze brillante potrebbe aiutare Fonseca a creare un 'nuovo' Milan con una mossa tattica molto semplice, ma che ancora non ha fatto del tutto e in pianta stabile. Spostare Pulisic al centro da trequartista. Queste le parole di Fonseca a Sky proprio sullo statunitense.

Si cambia a Bologna?

"Io devo dire che siamo migliorati con Okafor e Chukwueze, ma siamo migliorati quando Pulisic è arrivato a giocare in mezzo. Lui come esterno non ha la profondità che ha quando gioca all'interno. Non ho ancora studiato il Bologna, ma lo studierò e capirò chi sono i giocatori migliori".

Sembra chiaro come l'idea di Fonseca sia quella di spostare del tutto Pulisic al centro. Con un Chukwueze così potrebbe essere molto più facile. Con il Bologna molto probabile che vedremo Pulisic e Chukwueze insieme, vista l'assenza di Reijnders e il possibile impiego di Loftus-Cheek accanto a Fofana. LEGGI ANCHE: Milan, basta con gli allarmismi: non c'è nessun caso Leao. Ecco perché