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SALZBURG, AUSTRIA - SEPTEMBER 05: Technical Area Director AC Milan Paolo Maldini attends during pitch inspection at Red Bull Arena on September 05, 2022 in Salzburg, Austria. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Paolo Maldini, direttore tecnico, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' prima di Milan-Dinamo Zagabria, partita valida per la 2^ giornata del gruppo E di Champions League che si svolgerà alle ore 18:45 a 'San Siro'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Sull'ultimo Milan-Dinamo Zagabria del 2000: "Io ho visto due giorni fa su Milan Tv la partita giocata in casa, vinta 3-1. Mi ricordo l'inizio di quello a Zagabria, quello che è successo fuori non ricordo".
Se un giorno il Milan può arrivare stabilmente in finale: "Io ho detto che non siamo forse pronti a pensare di arrivare quest'anno. Ma ho detto che sognare è doveroso perché credo che il Milan sia una squadra che le grandi non vorrebbe affrontare. Anche se rispetto alle big in Champions siamo indietro. E' un percorso che stiamo facendo, anche in fretta, poi il campo dice la sua parola. Se il campo di vedrà protagonisti, dobbiamo prendere l'occasione al volo".
Sull'identità in Europa: "Complicato perché si alza il livello. Rispetto all'anno scorso abbiamo più consapevolezza, siamo più grandi. Chi ha un giocato in un certo livello, un anno in più conta molto".
Se è il Milan che voleva: "Sono molto contento del mercato che abbiamo fatto. Gli obiettivi strada facendo cambiando perché poi ci sono anche quelli economici. Siamo consci di tutto questo, credo che la squadra di quest'anno sia più forte dell'anno scorso".
Sul rinnovo di Leao: "L'abbiamo già iniziato a parlare, ma già da tanto tempo, sia con Rafa che con Bennacer e anche con Kalulu. Tutti i rinnovi possono essere semplici o meno, in questo caso la volontà del giocatore farà la differenza".
Se si soffre di più in tribuna che in campo: "Al 100%, non riesco a star fermo. Tra l'altro contino a chiedere delle cose a Riky Massa e non risponde durante la partita. Faccio fatica a sopportarla, ma ci si abitua a tutto".
Sul modo di operare del nuovo Milan: "Andare oltre le proprie possibilità no. Però il prossimo anno avremo più ricavi, l lavoro difficile è stato fatto. Naturalmente per andare a competere per la coppa ci vuole qualcos'altro, lo sappiamo. E' un calcolo matematico. Su 16 squadre qualificate agli Ottavi, 14 erano quelle che ricavavano di più. Sognare è doveroso, altrimenti non sarei qui".
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