Pronto a dare tutto: "Noi possiamo lavorare, allenarci, ma non sono mai le stesse sensazioni della partita. Io presserò sempre quando sarò in campo e cercherò di dare più fastidio possibile agli avversari come faccio sempre quando gioco. C'è gente che lo apprezza, altra gente no. Ovviamente voglio anche segnare, ma è così alla fine. Penso che nel calcio di oggi è molto importante anche che l'attaccante o i trequartisti siano i primi difensori".
Sulla Champions League: "Ho vissuto eliminazioni non meritate. Sono passato diverse volte i turni quando non lo meritavo anche, quindi alla fine ogni minimo dettaglio conta, nel bene o nel male. Siamo in una competizioni dove tutti possono vivere un momento, puoi chiamarla fortuna o no, ma penso che è difficile trovare una squadra che ha vinto questa competizione senza un po' di fortuna, un gol o un salvataggio, un rigore, un cartellino rosso in un momento particolare, che ti fa entrare nella storia o che ti fa essere a centimetri. È questo quello che posso spiegare ai miei compagni, anche perché quando sei giovane pensi che avrai l'opportunità di giocarla ogni anno quando invece non si sa mai. Giocare la Champions League è già un grande onore, con la maglia del Milan è fantastico, poi se ci credi che puoi arrivare fino in fondo lo sarà ancora di più".
Su Milan-Liverpool: "Sono due delle migliori squadre del mondo. Tante, troppe Champions insieme, alla fine sarà un'emozione bellissima mettere la maglia del Milan con lo stemma della Champions per la prima volta. Non vedo di scendere in campo, di lottare e vincere".
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