MILAN-NAPOLI

Milan-Napoli, la time machine di ‘acmilan.com’ | Champions League News

Fabio Barera

La time machine di 'acmilan.com' in vista di Milan-Napoli, match valido per l'andata dei quarti di finale di Champions League

(fonte: acmilan.com) Di Derby milanesi in Champions League ce ne sono già stati e hanno sempre premiato il Milan. Esiste anche la storica Finale italiana del 2003 all'Old Trafford di Manchester: Milan presente, Milan campione. Inter, Juventus, ora il Napoli. In Europa i colori rossoneri hanno fatto la differenza anche contro i rivali dello stesso paese. Il passato non si cancella, non smette di brillare, sta ribussando alla porta. In occasione di Milan-Napoli, nuovo Derby italiano in campo europeo, riviviamo il famoso Milan-Inter dell'edizione 2004/05andata dei Quarti di finale a San Siro come quella in arrivo.

LO SCENARIO

Milan e Inter si presentano al grande appuntamento dopo un percorso differente, condivivendo comunque la qualificazione alla fase a eliminazione diretta grazie al primo posto nei rispettivi gironi. I rossoneri di Ancelotti sono arrivati sopra a Barcellona, Shakhtar Donetsk e Celtic totalizzando 13 punti. I nerazzurri di Mancini - partendo dal terzo turno preliminare contro il Basilea - hanno fatto meglio, 14 punti, davanti a Werder Brema, Valencia e Anderlecht. Negli Ottavi, di fatto Crespo ha eliminato il Manchester United (doppio gol nel doppio 1-0) e Adriano il Porto (tripletta nel 3-1 in casa dopo l'1-1 esterno). Al 6 aprile 2005, data di questo attesissimo big match, erano già andati in archivio i Derby di Serie A: 0-0 il primo, 1-0 il secondo firmato Kaká.

DIDA PARA, STAM SEGNA

Ecco il 4-3-1-2 rossonero: Dida; Cafu, Stam, Nesta, Maldini; Seedorf, Pirlo, Gattuso; Kaká; Shevchenko, Crespo. Formazione tipo, ma la presenza di Sheva (Pallone d'Oro in carica) è una novità: l'ucraino torna proprio nell'EuroDerby dopo un'assenza di un mese e mezzo per recuperare dall'infortunio al volto rimediato in campionato. Le emozioni precedono il fischio d'inizio, quando viene ricordato Papa Wojtyla a pochi giorni dalla sua scomparsa. Nel primo tempo fa più l'Inter: dalla punizione di Mihajlović a quella di Verón, fino alla deviazione di Cordoba e al destro di Cruz. Ci pensa Dida, superlativo e in forma smagliante in quel periodo, a spegnere ogni sirena di pericolo. Il Milan non sembra così ispirato, ma gli basta un lampo per dimostrare di essere forte. Punizione nel recupero: batte Pirlo, stacca imperioso Stam schiacciando il pallone dell'1-0.

IL RITORNO DI SHEVA, MILANO È ROSSONERA

Una nuova punizione di Mihajlović, stavolta alta, apre la ripresa. Scorre il tempo e la gara rimane abbastanza bloccata, squadre compatte e accorte appannaggio dello spettacolo. Vieri stappa la girandola dei cambi, intanto Shevchenko cresce: su cross di Kaká non ci arriva per un pelo sottoporta. Da Karagkounīs a Kaladze, aumenta il numero di uomini freschi così come aumenta il livello di stanchezza.

È un momento buono per colpire, il Diavolo ha ancora una cartuccia e decide di usarla per il 2-0. Praticamente ricopiano l'azione del vantaggio: punizione tagliata di Pirlo, colpo di testa in mischia di Sheva e Toldo senza scampo all'angolino basso. Per Andriy è una liberazione, festeggiata togliendosi la maglia che gli costa il cartellino giallo. Amen. Nel finale, palo di Karagkounīs e miracolo di Toldo su Shevchenko. Poi sipario. Il Milan ipoteca la Semifinale. Milan, occasione a parametro zero dal Real Madrid >>>