SERVE PIÙ CINISMO
È mancato solo il gol. Dietro questa affermazione si nascondono aspetti non solo positivi. I rossoneri sono stati impeccabili, quasi esagerati, nell'attaccare creando occasioni: i 25 tiri (9 in porta) sono un record in una gara di Champions League senza gol dai 27 totalizzati col PSV nell'ottobre 2005 (13 in porta). Il rammarico è proprio quello di non aver mai concretizzato, in parte per la sorte e spesso per una questione di precisione: da Leão a Giroud, passando anche per Hernández, Pobega e Reijnders. E la lista potrebbe andare avanti. In un match del genere sarebbe stato determinante sbloccarla presto, il primo tempo è stato ricchissimo di chance di vario tipo. Segnare è la condizione fondamentale per vincere, migliorare la vena realizzativa - la cattiveria sottoporta - va messo nelle priorità.
DIFESA DI NUOVO SOLIDA
Se la fase offensiva non si è espressa al massimo, la difesa merita una menzione. Dopo aver incassato 5 gol nel Derby, il reparto ha recuperato lo smalto e agli inglesi - fisici, veloci e tecnici - non ha praticamente concesso niente. Tranne il brivido nel finale firmato Longstaff. Nessuna sofferenza, rendimento di reparto solido. Merito del ritorno di Tomori, del riscatto di Thiaw, del sacrificio di Calabria, dell'attenzione di Hernández; brillanti anche Florenzi e Sportiello nella ripresa. Lo scivolone con l'Inter deve rappresentare un'eccezione, dall'Hellas Verona in poi si avranno le riprove in tal senso. Quello di ieri è il secondo clean sheet in cinque match del 2023/24, un numero da incrementare per viaggiare spediti e competere in Serie A e Champions League. LEGGI ANCHE: Sabatini: "Quello di Leao un atto di vanità calcistica" >>>
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