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MILAN-PSG

Milan-PSG, l’analisi dell’avversario di ‘acmilan.com’ | News

Luis Enrique PSG
Ecco, di seguito, l'analisi dell'avversario di 'acmilan.com' del match tra Milan e PSG, valevole per la 4^ giornata di Champions League
Fabio Barera Redattore 

(fonte: acmilan.com) Due punti in tre partite e una classifica da migliorare. Il Milan ha di fronte a sé l'occasione perfetta per cambiare la marcia del proprio percorso europeo e restare aggrappato alla qualificazione agli Ottavi. Martedì 7 novembre, alle 21.00, arriva a San Siro il Paris Saint-Germain, cinico e spietato nell'ultimo turno contro i rossoneri e attualmente capolista del difficilissimo gruppo F con 6 punti conquistati.

Il PSG si è sempre dimostrato estremamente efficace e solido nei gironi di Champions League, nei quali va a segno da 47 partite di fila, striscia più lunga mai registrata in questa fase della competizione. L'ultima formazione a mantenere la porta inviolata contro i francesi nella fase a gruppi è stato il Real Madrid nel novembre 2015 (0-1). Attenzione tuttavia ai recenti passaggi a vuoto in trasferta: la squadra allenata da Luis Enrique ha perso le ultime due gare esterne nel torneo, compreso il 4-1 contro il Newcastle in questa edizione.


UN PSG TUTTO NUOVO: LA RIVOLUZIONE PASSA DAL PRESSING

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Nella sfida del Parco dei Principi il PSG ha messo in mostra tutti i punti di forza del calcio proposto dal proprio tecnico: tanto possesso, volontà di dominare il gioco nella metà campo avversaria e soprattutto qualità in fase di palleggio, come dimostra la precisione nei passaggi dell'87.3% nel match e dell'88.3% in generale. A certificare l'attitudine dei parigini a voler controllare la partita spicca anche un ulteriore elemento: quella francese è la squadra che fin qui nella competizione ha concesso meno passaggi agli avversari al di fuori del loro terzo offensivo di campo, appena 724.

In altre parole, la rivoluzione firmata Luis Enrique sui campioni di Francia passa attraverso la rottura dell'azione rivale. La sua squadra infatti primeggia sul dato dei PPDA, ovvero il rapporto tra i passaggi permessi all'avversaria fuori dalla propria trequarti difensiva e il numero di azioni difensive al di fuori della trequarti di appartenenza. Il valore di 9.3 è il più basso nel torneo, segnale di come il PSG sia la formazione che apporta il livello più alto di pressione ai danni degli avversari. Un cambiamento radicale, se si pensa che il valore di questa particolare metrica nella passata edizione era al 14.3.

IL SOLITO MBAPPÈ E L'ASTRO NASCENTE ZAÏRE-EMERY: GLI ASSI FRANCESI

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I principali pericoli per la retroguardia rossonera sono concentrati nella punta di diamante del PSG: Kylian Mbappè. Il francese, è stato il giocatore che ha tentato più tiri (cinque) e giocato più palloni in area di rigore (nove) contro i rossoneri al Parco dei Principi. Costringendo il Milan a raddoppiare la marcatura ogni volta che si impossessava del pallone. Il classe '98 arriva inoltre a San Siro con un prezioso bagaglio in termini di gol in trasferta. Dal suo esordio in Champions League (2016/17) è il secondo giocatore per reti siglate lontano da casa nella competizione (23), alle spalle di Lewandowski (25).

Oltre a Mbappè, la squadra allenata da Stefano Pioli dovrà guardarsi anche dall'astro nascente del calcio francese: Warren Zaïre-Emery. Il 17enne, che ha creato ben quattro occasioni contro i rossoneri nella gara d'andata, è primo per passaggi vincenti in questa Champions League (tre, due dei quali proprio nella sfida d'andata contro il Diavolo). Edizione in cui è anche diventato il primo calciatore a fornirne più di due prima di compiere 18 anni. LEGGI ANCHE: Primavera - Le pagelle di Milan-PSG secondo la nostra redazione >>>

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