UN PSG TUTTO NUOVO: LA RIVOLUZIONE PASSA DAL PRESSING
—Nella sfida del Parco dei Principi il PSG ha messo in mostra tutti i punti di forza del calcio proposto dal proprio tecnico: tanto possesso, volontà di dominare il gioco nella metà campo avversaria e soprattutto qualità in fase di palleggio, come dimostra la precisione nei passaggi dell'87.3% nel match e dell'88.3% in generale. A certificare l'attitudine dei parigini a voler controllare la partita spicca anche un ulteriore elemento: quella francese è la squadra che fin qui nella competizione ha concesso meno passaggi agli avversari al di fuori del loro terzo offensivo di campo, appena 724.
In altre parole, la rivoluzione firmata Luis Enrique sui campioni di Francia passa attraverso la rottura dell'azione rivale. La sua squadra infatti primeggia sul dato dei PPDA, ovvero il rapporto tra i passaggi permessi all'avversaria fuori dalla propria trequarti difensiva e il numero di azioni difensive al di fuori della trequarti di appartenenza. Il valore di 9.3 è il più basso nel torneo, segnale di come il PSG sia la formazione che apporta il livello più alto di pressione ai danni degli avversari. Un cambiamento radicale, se si pensa che il valore di questa particolare metrica nella passata edizione era al 14.3.
IL SOLITO MBAPPÈ E L'ASTRO NASCENTE ZAÏRE-EMERY: GLI ASSI FRANCESI
—I principali pericoli per la retroguardia rossonera sono concentrati nella punta di diamante del PSG: Kylian Mbappè. Il francese, è stato il giocatore che ha tentato più tiri (cinque) e giocato più palloni in area di rigore (nove) contro i rossoneri al Parco dei Principi. Costringendo il Milan a raddoppiare la marcatura ogni volta che si impossessava del pallone. Il classe '98 arriva inoltre a San Siro con un prezioso bagaglio in termini di gol in trasferta. Dal suo esordio in Champions League (2016/17) è il secondo giocatore per reti siglate lontano da casa nella competizione (23), alle spalle di Lewandowski (25).
Oltre a Mbappè, la squadra allenata da Stefano Pioli dovrà guardarsi anche dall'astro nascente del calcio francese: Warren Zaïre-Emery. Il 17enne, che ha creato ben quattro occasioni contro i rossoneri nella gara d'andata, è primo per passaggi vincenti in questa Champions League (tre, due dei quali proprio nella sfida d'andata contro il Diavolo). Edizione in cui è anche diventato il primo calciatore a fornirne più di due prima di compiere 18 anni. LEGGI ANCHE: Primavera - Le pagelle di Milan-PSG secondo la nostra redazione >>>
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