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MILAN-PSG

Milan-PSG, il debriefing di ‘acmilan.com’ | Champions League News

Ecco, di seguito, il debriefing della gara di 'acmilan.com' riguardo al match, valido per la Champions League fra Milan e PSG

(fonte: acmilan.com) Che Milan, che vittoria! A San Siro, i rossoneri superano 2-1 il PSG grazie alle reti di Rafa Leão e Olivier Giroud, rimontando lo svantaggio iniziale di Škriniar. Una partita giocata a viso aperto, azione dopo azione, dal ritmo europeo e con pericoli costanti da una parte e dall'altra. Analizziamo tre fattori decisivi della 4ª giornata di Champions League.

IL CARATTERE E LA SPINTA DEL PUBBLICO

Due occasioni sprecate in avvio, in mezzo il gol subito da palla inattiva. Il Milan non si è disunito ma anzi ha mostrato la propria determinazione, reagendo da grande gruppo. L'acrobazia di Leão ha acceso la scintilla definitiva. Una liberazione, il timbro del 10 ha interrotto il lungo digiuno rossonero in Champions e tolto un peso non indifferente. E poi, spinti da un tifo incessante in un San Siro tutto esaurito, i rossoneri hanno trovato la forza e le energie per rimontare e portare a casa tre punti preziosissimi, come testimoniato da Musah. Gli uomini di Mister Pioli non hanno risparmiato una corsa in entrambe le fasi, caricandosi a vicenda con i propri sostenitori. Per risaltare l'importanza di questa rimonta basta un dato: in Champions League, il Milan non vinceva ribaltando una situazione di svantaggio dal 21 ottobre 2009, nella fase a gironi contro il Real Madrid.

DAL CENTROCAMPO ALL'ATTACCO

Un'altra squadra, dalla distanza tra i reparti vista a Parigi alla densità e al dinamismo osservato a San Siro. La differenza si è notata soprattutto in mezzo al campo. Importante il ritorno di Loftus-Cheek, dominante e abile nello spezzare la pressione avversaria con i suoi strappi, ma ottime risposte anche da Reijnders in una posizione insolita per lui. Con Musah a completare il reparto, i centrocampisti rossoneri hanno oscurato quelli parigini, concedendo il possesso ma senza lasciare troppo spazio di manovra. E con una mediana così, ne ha beneficiato il reparto offensivo. Il PSG ha infatti faticato a prendere le misure e a raddoppiare Pulisic e Leão, quest'ultimo in grande serata. Ha brillato anche il leader Olivier Giroud, saltato in testa a Škriniar per il 2-1 conclusivo e sempre prezioso in fase di ripiego.

ATTENZIONE DIFENSIVA

Tornare al gol era di fondamentale importanza, ma nei novanta minuti di gioco di San Siro il compito probabilmente più arduo spettava al reparto difensivo, considerando in particolare che il PSG si presentava a Milano forte di una media gol di tre reti a partita. Colpiti a freddo, i rossoneri hanno ritrovato compattezza e solidità. Concedere nulla era difficilmente ipotizzabile, resistere e limitare la qualità delle numerose frecce offensive parigine è stato il vero test - superato - per l'intera retroguardia milanista. Dai duelli individuali a quelli di squadra, da Calabria contro la stella Mbappé a Theo contro il duo Hakimi-Dembélé, fino alla coppia Tomori-Thiaw, capace di annullare prima Kolo Muani e poi Ramos. Maignan ha dato sicurezza all'intero reparto, tutti promossi. LEGGI ANCHE: Impallomeni: "Leao è pigro e indolente, ma..." >>>



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