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MILAN-PSG

Milan-PSG, è rebus sul modulo: come scenderanno in campo i rossoneri?

Stefano Pioli, allenatore del Milan 06/11/2023 PianetaMilan.it
Il Milan prepara la sfida di Champions League contro il PSG: ma con quale modulo scenderanno in campo i rossoneri?

Dopo il brutto weekend di campionato è tempo di Champions League. Il Milan si prepara alla delicata sfida contro il PSG, un match che potrebbe dire molto sul futuro della campagna europea dei rossoneri. I ragazzi di Stefano Pioli non ci arrivano nel migliore dei modi: il clima, fra infortuni e pessimo umore, rimane abbastanza teso.

Volendo, però, rimanere nelle dinamiche del campo, sorge una domanda spontanea: ma che Milan vedremo contro il PSG? I rossoneri hanno affrontato l'Udinese adottando un nuovo modulo, il 4-4-2, poi rivelatosi inefficace. Tuttavia, l'idea delle due punte ha portato anche a spunti interessanti, soprattutto qualora questi venissero approfonditi. A San Siro arriverà una squadra che fa del palleggio la sua arma migliore, che si espone tanto poiché attacca con tanti uomini. Lo abbiamo visto a Parigi e, nonostante il risultato pesante, il Milan ha comunque avuto le sue opportunità per far male. Andiamo dunque ad analizzare i possibili moduli ai quali Stefano Pioli potrebbe fare affidamento nella serata di Champions.


4-3-3

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Il 4-3-3 rimane, per ora, il modulo base di questo Milan. Il mercato estivo è stato fatto proprio in base a questo sistema di gioco e i risultati migliori sono arrivati con lui. I rientri di Pulisic e Loftus-Cheek fanno pendere l'ago verso le due ali a sostegno di Giroud, senza poi contare l'emergenza in difesa con soli due centrali disponibili. Con questo moduli i rossoneri pressano meglio e aggrediscono compatti gli avversari, seppur rimanga aperta la questione relativa ai troppi uno contro uno lasciati alla retroguardia. In una sfida così importante come contro il PSG, però, potremmo anche attenderci un atteggiamento più attendista, aspettando l'occasione giusta per colpire in contropiede.

4-2-3-1

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Eccolo, il tanto caro 4-2-3-1. Il modulo del Milan scudettato non è assolutamente da scartare. Stefano Pioli ci ha fatto affidamento negli ultimi 3 anni, portando i rossoneri a grandi traguardi. Tuttavia, ci si chiede chi vestirebbe i panni del trequartista tuttofare. Loftus-Cheek è appena tornato dall'infortunio e potrebbe non avere la gamba giusta, mentre Reijnders si è dimostrato un giocatore di qualità ma poco cinico sotto porta. Un'idea, soprattutto per le dinamiche che ci saranno contro il PSG, può essere Yunus Musah alle spalle di Giroud. Sembra una follia detta così, ma in realtà non sarebbe la prima volta. Anche durante la scorsa stagione, Pioli ha saputo sfruttare le doti di Bennacer nel doppio incrocio europeo con il Napoli. Oppure, tornando ancora più indietro, quando fu proprio Krunic a vestire i panni del 'falso trequartista'.

4-4-2

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Okay, è stato criticato, discusso, anche un po' odiato, ma il 4-4-2 è un modulo che, se fatto bene, può portare a grandi prestazioni. Prima di tutto poiché si tratta di un sistema che copre bene, e in ampiezza, tutto il campo. Poi, come detto in precedenza, le due punte potrebbe ovviare al ricorrente problema che ha questo Milan: il gol. Volendo escludere Jovic, apparso lontano da una condizione fisica sufficiente, al fianco di Giroud potrebbe inserirsi Noah Okafor. Con l'aggiunta di Pulisic a destra, poi, i rossoneri godrebbero di una massiccia dose di corsa e cross. Insomma, la prima uscita del 4-4-2 non è andata come si sperava, ma questo modulo non è affatto da buttare.

3-5-2

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Questa è probabilmente l'ipotesi più remota. Non tanto per la disposizione quanto per la mancanza di giocatori. Gli infortuni continuato a perseguitare il Milan e i difensori centrali a disposizione di Pioli sono solo due: Thiaw e Tomori. Tuttavia, incastrando qua e là una soluzione si trova. Calabria, infatti, potrebbe anche essere adattato a braccetto di destra, completando il reparto con i due sopracitati. Un centrocampo a 5, poi, darebbe molta più sostanza, andando a coprire ogni linea di passaggio a disposizione degli uomini di Luis Enrique. Chi non gioverebbe di questo sistema è Rafael Leao. Abbiamo ormai appurato che quello della seconda punta non è proprio il suo ruolo, ma in una partita così, con tanti e possibili spazi aperti, non vale la pena fare un tentativo? LEGGI ANCHE: Milan-PSG, le parole di Pioli alla vigilia della sfida di Champions League >>>

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