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Luciano Spalletti durante Napoli Milan (getty images)
(fonte:acmilan.com) - Dopo il prezioso successo ottenuto grazie al gol decisivo di Ismaël Bennacer nella gara d'andata a San Siro, il Milan torna a sfidare il Napoli al Maradona alla ricerca della sua 13ª Semifinale in Coppa dei Campioni o Champions League. I rossoneri, che hanno raggiunto quest'atto della competizione per l'ultima volta nell'edizione 2006/07, sono stati eliminati soltanto due volte dopo avere vinto l'andata di una sfida a eliminazione diretta: nel 2003/04 contro il Deportivo La Coruña nei Quarti di finale (4-1 all'andata, 0-4 al ritorno) e nel 2012/13 contro il Barcellona negli Ottavi (2-0 e 0-4). Oltre al favore dei pronostici, il Milan potrà contare sulla solidità del proprio reparto difensivo: i rossoneri, infatti, non hanno subito gol nelle ultime cinque partite di Champions League stabilendo la serie più lunga di clean sheet per una squadra dal Manchester City nel 2020/21 (sette di fila). Il Diavolo vanta soltanto una striscia più lunga nella competizione: sette partite nella stagione 2004/05, quando raggiunse la Finale.
Dall'altra parte la squadra guidata da Luciano Spalletti che, dopo avere vinto il proprio girone davanti al Liverpool e avere eliminato l'Eintracht Francoforte negli Ottavi di finale con il punteggio complessivo di 5-0, vuole continuare la propria striscia d'imbattibilità in casa che l'ha vista rimanere senza sconfitta nelle ultime 12 gare di Champions League davanti ai propri tifosi (nove vittorie e tre pareggi dopo la sconfitta per 4-2 contro il Manchester City nel novembre 2017), e conquistare il pass per la Semifinale per la prima volta nelle sue nove partecipazioni alla competizione. Il Napoli, capolista in Serie A con 14 punti sulla Lazio prima inseguitrice, tuttavia è rimasta a secco nelle ultime due sfide interne (0-4 contro Milan e 0-0 con l'Hellas Verona) per la prima volta, tra tutte le competizioni, da dicembre 2021 (sconfitte per 0-1 con Empoli e Spezia in campionato) e non inanellano tre incontri di fila senza segnare da febbraio 2010 (pareggi a reti bianche in Serie A contro Palermo, Genoa e Inter).
POSSESSO E PALLE INATTIVE, COME IL NAPOLI PUÒ ESSERE LETALE
Nello specifico, per quanto riguarda l'analisi di questa gara di ritorno, per i rossoneri sarà decisiva la gestione delle fasi di gioco in cui non saranno in possesso della palla. A riprova di questa tendenza, gli azzurri sono una delle due squadre - insieme al Bayern Monaco - che, in questa edizione della Champions League, ha segnato più gol in seguito ad azioni con almeno 10 passaggi terminate con un tiro o un tocco in area avversaria (quattro). Oltre a questo aspetto, i rossoneri dovranno stare attenti alla capacità dei partenopei nello sfruttare le palle inattive: infatti, la squadra campana è quella che ha segnato di più su gli sviluppi di palla inattiva (18 come la Juventus, esclusi rigori e punizioni dirette) contando campionato e coppe europee, meno solo del Monaco, primatista con 19 reti. Allo stesso tempo la formazione partenopea ha dimostrato di lasciare ampi spazi agli avversari nella propria metà campo: è infatti anche quella che ha subito più recuperi offensivi (88), meno solo di Borussia Dortmund (94) e Bayern Monaco (93) tra le squadre partecipanti a questa Champions League. Il Diavolo potrebbe quindi sfruttare proprio questo deficit, puntando su una caratteristica diventata prevalente nella fase offensiva del Milan di Stefano Pioli: la ripartenza in contropiede, messa in atto anche nell'unico gol realizzato nella prima parte di questo doppio derby italiano in Europa.
KVARATSKHELIA, OSIMHEN E ZIELIŃSKI: I GIOCATORI "CHIAVE" DELLA SQUADRA DI SPALLETTI
Come già visto nella gara d'andata, il regista offensivo della squadra allenata da Luciano Spalletti e da cui piedi possono scaturire i possibili pericoli per la retroguardia rossonera è Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano, nonostante l'occasione del possibile vantaggio partenopeo mancata a inizio partita a San Siro, è stato il giocatore che ha portato a termine più dribbling contro i rossoneri all'andata, mettendo gli avversari in difficoltà e chiamando continui raddoppi di marcatura. A ulteriore prova dell'abilità palla al piede del classe 2001 del Napoli, parliamo del giocatore che sin qui ha effettuato più tiri al termine di movimenti palla al piede in questa Champions League (15, almeno cinque più di qualsiasi altro). Oltre a Kvaratskhelia, il Diavolo dovrà guardarsi anche dal rientrante Victor Osimhen, autore di 25 gol in 30 incontri del 2022/23 con i partenopei contando tutte le competizioni e giocatore letale negli ultimi 16 metri di gioco; oltre ai già citati, attenzione a Piotr Zieliński, che ha preso parte a cinque marcature (3 reti, 2 assist) in quattro partite casalinghe di questa Champions League, segnando o fornendo un passaggio vincente in media ogni 49 minuti. Il centrocampista polacco si è così portato a una lunghezza, tra gol e assist al Diego Armando Maradona, dal giocatore partenopeo che è stato coinvolto in più reti in match casalinghi in una singola edizione di Champions League: Edinson Cavani nel 2011/12 (4 marcature, 2 passaggi vincenti). LEGGI ANCHE: Probabili formazioni, Napoli-Milan - Le scelte di Spalletti e Pioli
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