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Stefano Pioli (allenatore AC Milan), qui durante Milan-Newcastle 0-0 (Champions League 2023-2024) | News (Getty Images)
(fonte: acmilan.com) I rossoneri si preparano a vivere un'altra notte stellare. Per allungare la tradizione positiva contro i parigini - imbattuti in quattro precedenti - e contro formazioni francesi, 8 vittorie e 5 pareggi in 16 gare. Ma soprattutto per dare un segnale di forza al gruppo e tornare ad esultare dopo il ko contro la Juventus. Al Parco dei Principi, l'ambizioso Milan di Mister Pioli cerca il primo successo di questa edizione di Champions League contro il quotato Paris Saint-Germain di Luis Enrique. Proviamo a giocare in anticipo il match, in programma mercoledì 25 ottobre alle 21.00, analizzandone tre possibili fattori risolutivi.
Per caratteristiche, in mezzo al campo mancheranno centimetri e fisicità a entrambe le formazioni, a favore di migliori doti di palleggio e ragionamento. A dirigere il centrocampo sarà la testa: Zaire-Emery, Ugarte e Vitinha da una parte, Musah, Adli e Reijnders dall'altra i favoriti per una maglia da titolare. Il PSG di Luis Enrique ha nel possesso palla una delle migliori armi a propria disposizione, con una media del 70.5% tra le due giornate del Girone F, opposta a una del 47.5% da parte del Milan, che in campionato però è abituato ad altri numeri. Attendere o provare a imporre il proprio gioco, una scelta che influenzerà atteggiamento e baricentro dei rossoneri.
Sommando il fattore casa, gli uomini di Mister Pioli - che fin qui hanno concesso poche occasioni agli avversari - potrebbero trovarsi costretti a concedere il pallino del gioco ai parigini. Ma i rossoneri hanno qualità idonee per imporsi su ogni campo e potrebbero decidere di non lasciar ragionare i padroni di casa alzando la pressione. Nel primo caso sarà fondamentale chiudere gli spazi e sfruttare le verticalizzazioni immediate una volta recuperato il possesso, nel secondo evitare errori in costruzione e nei tempi di aggressione.
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