Sul giocare contro il Real
—"È un orgoglio poter giocare una partita come questa. Sono un grande ammiratore di Ancelotti, non solo come allenatore ma come persona. Parliamo degli allenatori per cosa vincono, per me sono importanti anche altre cose. Per me è il migliore al mondo, ma lo ammiro soprattutto come persona: è il miglior esempio al mondo per noi allenatori. Mi piacerebbe un giorno che le persone abbiano questo pensiero e sentimento anche su di me, come persona".
Su come risolvere i problemi
—"Io credo molto nelle relazioni. Il dialogo è importante per gestire una squadra con la dimensione del Milan. Credo molto nel dialogo, individuale e collettivo. Lo faccio da sempre, dal primo giorno che sono arrivato a Milano".
Pensate di potere vincere?
—"È una possibilità. Io credo sempre che posso vincere, domani non sarà diverso. È vero che affrontiamo una grandissima squadra ma perché non possiamo pensare di vincere? Dobbiamo rispettare la nostra strategia, essere rigorosi, sapere che per vincere dobbiamo difendere bene e come squadra. Arriviamo qui e vogliamo essere il Milan, fare il nostro gioco. È difficile ma possiamo avere questa ambizione".
Su Leao
—"Leao è abituato a giocare questo tipo di partita, così come deve essere. Quello che penso che è importante è che domani deve stare bene e motivato per fare la differenza, essere speciale: è quello che io voglio e quello che tutti noi vogliamo". LEGGI ANCHE: Real Madrid-Milan, Fonseca presenta la sfida alla vigilia. Le sue parole
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