La partita, però, si tinge di rossonero. Perché al 68' il centrocampista francese Youssouf Fofana si inventa uno splendido assist filtrante per Leão: il portoghese entra in area e, a tu per tu con il portiere Dominik Takáč, lo batte con un delicato tocco sotto. Neanche tre minuti che, al 71', l'attaccante dello Slovan Dávid Strelec effettua un retro-passaggio suicida servendo Abraham. L'inglese controlla la sfera e supera ancora una volta Takáč.
A quel punto Fonseca opera tre cambi. Al 75', infatti, toglie dal campo Calabria, Fofana e Pulisic. Dentro, al loro posto, Emerson Royal, Yunus Musah e Ruben Loftus-Cheek. Un minuto dopo, sostituzioni anche per i padroni di casa: fuori Siemen Voet e l'ex Juraj Kucka; dentro Nino Marcelli e Marko Tolić. Barseghyan ci prova al 77' e all'80', ma senza fortuna. Nel mezzo, un'ammonizione a Tomori (79'), poi l'uscita di Abraham in luogo del giovanissimo Francesco Camarda (84'). Dal nulla, però, lo Slovan torna in partita.
L'arbitro non fischia un netto fallo su Leão al limite dell'area di rigore slovacca, contropiede con Barseghyan che serve Marcelli: conclusione da fuori area, all'88', di quest'ultimo che batte Mike Maignan all'incrocio dei pali in alto alla sua destra. Doppia ammonizione, nel giro di pochi istante, per Tolić per proteste nel finale. Il direttore di gara concede 4' di recupero in una bolgia infuocata a Bratislava.
Si registra, però, soltanto una conclusione di Tijjani Reijnders al 95' che, per poco, non firma il poker rossonero. Slovan Bratislava-Milan 2-3 al 90': missione vittoria, compiuta. Ma con tanta, troppa sofferenza contro una compagine mediocre. LEGGI ANCHE: Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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