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L'espulsione inflitta a Fikayo Tomori al 18esimo minuto del primo tempo di Milan-Chelsea ha stupito tutti quanti, perfino gli avversari. Neanche i 'blues' si aspettavano un calcio di rigore a proprio favore per quel lieve contatto tra il difensore inglese e Mount, ritenuta una chiara occasione da rete dall'arbitro Siebert. Com'è andata l'azione lo sappiamo tutti e non è di questo che vogliamo parlare. Ciò di cui vogliamo parlare è che il Milan, negli ultimi anni, sia stato veramente penalizzato in alcune partite decisive sia in Europa League che in Champions League. Rinfreschiamoci un po' la memoria, invitando allo stesso tempo la UEFA a fare affidamento su direttori di gara maggiormente preparati. Ne va sia dello spettacolo, ma anche del Milan stesso che, essendo un grandissimo club, merita rispetto al pari del Chelsea.
Nella stagione 2017-2018, il Milan allora allenato da Gennaro Gattuso disputava gli ottavi di finale di Europa League contro l'Arsenal. La gara d'andata disputata a San Siro terminò 2-0 in favore dei 'Gunners', dunque il Milan avrebbe dovuto ribaltare il doppio svantaggio all'Emirates Stadium. Non andò bene, con i rossoneri che persero anche nella partita di ritorno per 3-1. Quello che rimane nella memoria di tutti gli appassionati di calcio è quel rigore fischiato dall'arbitro Eriksson per un presunto fallo di Rodriguez ai danni di Welbeck quando il risultato segnava 1-0 in favore dei rossoneri. Un contatto che non c'è mai stato, ma per l'arbitro svedese e il suo assistente di porta (allora non c'era ancora il Var) non ci sono stati dubbi. Da lì la rete del pareggio che consentì all'Arsenal poi di involarsi verso la vittoria.
Ancora Europa League, una stagione dopo. La qualificazione agli ottavi di finale dipendeva dalla gara di ritorno contro l'Olympiakos. Una gara che il Milan non riuscì a vincere sia per demeriti propri che per demeriti dell'arbitro Bastien. La gara terminò 3-1 in favore dei greci, ma sul momentaneo 2-1 il fischietto francese assegnò un assurdo calcio di rigore per la squadra di Atene. Come nella precedente edizione, non c'era ancora il Var. Dunque per Bastien è sembrata vistosa la trattenuta di Abate su un calciatore biancorosso, quando in realtà era un semplice contatto tra due giocatori impegnati in un calcio d'angolo in favore dell'Olympiakos. Il Milan perse quella gara e uscì dal girone.
Una delle gare più belle disputate dal Milan sotto la gestione Pioli è proprio quella disputata ad Old Trafford contro il Manchester United. Una gara che terminò 1-1, un risultato molto stretto ai rossoneri che meritavano sicuramente di vincere. Anche in quell'occasione, ai rossoneri venne fatto un torto. Quando ancora il risultato sul tabellone segnava 0-0, Kessié aveva segnato un super gol dalla distanza. L'arbitro di allora, Vincic, rivedendo le immagini al Var annullò la rete per un tocco di mano del centrocampista ivoriano. Tocco che, rivedendo più volte le immagini, pare non sia mai avvenuto. Considerando quanto accaduto nella gara di ritorno (vittoria dei Red Devils per 1-0), questo gol annullato ha influito pesantemente sull'eliminazione del Milan dall'Europa League.
Il Milan torna in Champions League dopo sette lunghi anni e la prima gara che venne disputata in casa fu quella contro l'Atletico Madrid. Protagonista in negativo l'arbitro Cakir che, dopo circa mezz'ora, ha estratto per due volte il cartellino giallo nei confronti di Kessié. Il Milan stava conducendo meritatamente per 1-0, ma nell'arco del match quell'espulsione fu veramente pesante. A rendere il tutto ancora più grottesco fu il calcio di rigore assegnato ai 'Colchoneros' nei minuti di recupero del secondo tempo per tocco di mano di Kalulu in area di rigore. Si, il francese ha toccato irregolarmente la sfera... ma solo dopo che l'avversario (Lemar) con la mano spinse il pallone verso la mano del difensore del Milan. Nonostante le immagini parlassero chiaro, l'arbitro turco indicò il dischetto e l'Atletico riuscì a rimontare lo svantaggio.
A distanza di pochi giorni, il Milan fu penalizzato contro il Porto in terra portoghese. Sia chiaro, i rossoneri avrebbero comunque meritato di perdere, ma il gol-vittoria segnato da Luis Diaz fu assolutamente irregolare in quanto Taremi, attaccante biancoazzurro, aveva commesso un vistoso fallo ai danni di Bennacer. L'arbitro Brych non considerò falloso il contatto tra i due, così come non considerò fallo da rigore il tocco di mano di Uribe su un cross di un calciatore del Milan.
Si, è proprio così. Nella gara di ritorno contro il Porto, il Milan venne nuovamente penalizzato. I protagonisti sono sempre loro tre: Taremi, Bennacer e Luis Diaz. L'attaccante del Porto aveva commesso un fallo sul centrocampista del Milan, con la sfera che arrivò tra i piedi di Luis Diaz e che insaccò in rete. Per l'arbitro Turpin non era fallo, dunque i portoghesi erano passati momentaneamente in vantaggio. Kalulu, nel secondo tempo, pareggiò i conti con il contributo di Mbemba.
E infine arriviamo all'episodio di ieri sera, questa volta protagonista in negativo l'arbitro Siebert. Contatto molto leggero in area di rigore tra Tomori e Mount, con quest'ultimo che riuscì comunque a tirare verso Tatarusanu. Per il fischietto tedesco nessun dubbio: calcio di rigore e rosso per il difensore inglese. Una scelta che ha stupito tutti, anche il Chelsea. Una scelta che, al 18esimo minuto di gioco, ha totalmente rovinato lo spettacolo di un match che era iniziato in maniera molto intensa, con una cornice di pubblico straordinaria. Come già detto, ne va dello spettacolo. Ma anche del Milan, che ha subito l'ennesimo e decisivo torto arbitrale in Europa. Mercato Milan, quattro squadre su Leao! Ecco di chi si tratta >>>
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