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Theo Hernandez (difensore AC Milan), qui durante Milan-Roma 0-1 (Europa League 2023-2024) | News (Getty Images)
(fonte:acmilan.com) - Sette giorni dopo il combattuto primo round di San Siro, Roma e Milan si ritrovano a campi invertiti. La sfida dell'Olimpico determinerà una delle semifinaliste dell'Europa League 2023/24, tenendo aperta la possibilità di competere per la vittoria di un trofeo internazionale. Una partita delicata e importante, quella che attende le squadre di De Rossi e Pioli. Un duello che può decidersi sui dettagli, su alcune chiavi di lettura. Ne proponiamo tre nel nostro Briefing.
Il risultato di misura del primo atto non lascia spazio a troppi calcoli: per sperare di passare il turno, accedendo alla Semifinale contro la vincente di West Ham-Bayer Leverkusen (i neo campioni di Germania partono dal 2-0 dell'andata), i rossoneri devono vincere. Farlo con un gol di scarto porterebbe la contesa ai tempi supplementari, ottenere un divario maggiore ci aprirebbe le porte del turno successivo. Scelte tattiche e atteggiamento dovranno essere votate all'attacco, quindi, ma con un occhio di riguardo anche alla fase difensiva. La scelta dei due centrali sarà verosimilmente obbligata, dati gli acciacchi di Thiaw e Kjær: tutto lascia presupporre, quindi, che all'Olimpico la coppia titolare sarà quella formata da Gabbia e Tomori. Il centrale lombardo ha ben figurato nei due precedenti del 2024 contro i giallorossi con due prove di grande applicazione su Lukaku, limitando il contributo offensivo del belga al ruolo di centravanti boa; il difensore inglese, invece, dovrebbe avere più compiti di manovra e impostazione oltre alla consueta affidabilità sui cambi di fronte. Sarebbe soltanto la seconda volta di Matteo e Fik titolari dal primo minuto in questa stagione: l'unico precedente è recente, e risale a Milan-Lecce dello scorso 6 aprile. Una coppia che ha delle potenzialità, in quanto abbina caratteristiche diverse che ben si completano e - se a Roma sarà il loro turno - potrebbero essere decisive in chiave passaggio del turno.
Roma e Milan sono solite creare occasioni importanti da gol sulle palle inattive e tramite lo sfruttamento dei duelli aerei. Si affrontano due squadre in una buona condizione di forma come testimoniato dai risultati raccolti nelle ultime settimane e, soprattutto, da come questi sono arrivati, con rimonte nel punteggio o una condizione fisica comunque in crescita nell'arco dei 90'. Energia, fisicità, atletismo, intensità in una partita dall'elevata posta in palio che vivrà, indubbiamente, di episodi. Da una palla inattiva è arrivato l'unico gol del primo atto di San Siro (quello di Mancini), dal gioco aereo il Milan ha segnato in entrambe le sfide di campionato: la girata al volo di Leão all'Olimpico, il colpo di testa di Giroud a San Siro. Servirà, in casa rossonera, proprio un grande coinvolgimento di Olivier Giroud, sia come finalizzatore che come torre per sponde e appoggi. In questo senso desteranno particolare attenzione i duelli che il numero 9 rossonero ingaggerà con i difensori giallorossi, soprattutto uno Smalling apparso in ottima condizione a San Siro.
Una delle chiavi del successo giallorosso nella partita d'andata è stata la scelta della Roma di lasciare al Milan l'uscita a destra, complicando lo sviluppo della manovra sulla fascia mancina di Theo e Leão con la doppia marcatura di Çelik ed El Shaarawy, protagonisti di una grande partita di sacrificio. Tale scelta ha fatto sì che Calabria e Pulisic fossero molto più coinvolti nella sviluppo della manovra insieme al centrale destro (Gabbia), obbligando i rossoneri ad attuare un piano partita differente rispetto alle loro consuetudini. Anticipando una riproposizione di questa logica da parte di De Rossi, Mister Pioli ha due possibili nuove carte da giocare attingendo al suo mazzo. Da un lato l'alternanza, nel ruolo di terzino destro, tra Florenzi e Calabria e dall'altro la riproposizione dal primo minuto di Sammy Chukwueze, uno dei giocatori più in forma in questo periodo. L'eventuale ingresso dell'esterno nigeriano, che nei minuti finali di San Siro si è messo in luce con l'assist che ha portato alla traversa di Giroud, porterebbe con se un altro dubbio tattico in merito alla posizione da trequartista. Da un lato la scelta all'insegna della continuità, quella legata a Ruben Loftus-Cheek; dall'altro, invece, la possibile riproposizione nel ruolo di Christian Pulisic, soluzione adottata - con profitto - nella vittoria sul Lecce, per un assetto che sarebbe più arrembante e creativo. LEGGI ANCHE: Milan, chi è Westerveld? Il poliedrico dirigente scelto da Ibrahimovic>>>
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