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MILAN IN UEL

Milan, Maldini: “E’ la partita più difficile, su Castillejo prima punta…”

Renato Panno

Paolo Maldini, direttore tecnico rossonero, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' prima di Milan-Manchester United. Le dichiarazioni

Milan-Manchester United, le dichiarazioni pre-partita di Maldini

Paolo Maldini, direttore tecnico rossonero, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' prima di Milan-Manchester United. La gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League si giocherà alle ore 21:00 a 'San Siro'. Queste le sue dichiarazioni: "La nostra maniera di giocare deve essere la stessa. Abbiamo una serie di infortuni davvero incredibile. Siamo in grossa difficoltà in attacco, ma proprio per questo motivo dobbiamo rimanere uguali. E' quello che ci ha fatto andare al secondo posto in classifica".

Sul miglioramento

"Il nostro upgrade è continuo. Questa stagione ci ha visto protagonisti, come parte della scorsa. Più di così era impossibile fare. La nostra forza è quella di non accontentarci. Non piangiamo per occasioni perse e giocatori fuori, ma andiamo avanti".

Se si è parlato del passato

"No, con Pioli un pochino. Soprattuto sulle cose tattiche. Ho visto la partita del 2015 e le cose sono cambiate, il calcio è cambiato, ma la qualità è qualità".

Su Castillejo falso nueve

"E' una maniera di affrontare una partita che può metterli in difficoltà. Facciamo quello che possiamo fare. Anche i moduli vanno adattati al momento. Non siamo ferrei su questo, ma solo sulla mentalità".

Sul percorso

"Dobbiamo ricordarci sempre da dove siamo partita. La partita di Rio Ave, la sofferenza dello scorso anno per arrivare in Europa. Sono sacrifici che ti portano a giocare una cosa che hai voluto. Questi ragazzi sono alle prime esperienze, giocare questo tipo di partite può aiutare a sentirsi in grado di competere".

Se è la partita più difficile dell'anno

"Si, l'avversario che recupera tanti giocatori importanti è davvero di grandissimo livello. Le difficoltà delle italiane l'abbiamo vista, ma siamo qua a giocarcela".

Su Seedorf

"Clarence sapevo di averlo sempre davanti a me e voleva sempre la palla. Averlo sempre a disposizione era una goduria. Sono caminiate tante cose tatticamente. Clarence farebbe la differenza anche adesso, quella squadra era piena di personalità".