La sua analisi sul percorso di Pioli: “Lo stimo tantissimo, a parte che sono un curioso ed un appassionato, è un lavoro che ho sempre sognato di fare perché ho mio padre che lo fa da tantissimo. Lui l’ho incontrato col Chievo e giocava in una maniera più speculativa. Poi al Bologna giocava un po’ di più a calcio, alla Lazio ancora di più, all’Inter ancora di più fino ad arrivare poi al Milan dove ha vinto uno scudetto giocando meglio di tutti e facendo un gioco molto moderno, portando tantissimi giocatori ad attaccare nella metà campo offensiva. Non posso che stimarlo. Lo stimo anche come persona. Abbiamo avuto modo di confrontarci anche in un periodo non bello, quando abbiamo avuto la perdita comune di Davide (Astori, ndr), un suo giocatore e come un fratello per me. Quindi questo ci ha avvicinato purtroppo e lo stimo moltissimo”.
Quanto è intrigante avere una coppia come Lukaku-Dybala in avanti? “Vanno guidati e allenati, stimolati tantissimo. Devono essere consapevoli che possono darci sempre tantissimo, il massimo di quello che hanno. Calcisticamente vanno gestiti in modo diversi. Noi abbiamo bisogno che Dybala sia libero, che possa muoversi su tutto il fronte offensivo per creare superiorità. Dobbiamo avere tanti giocatori tra le linee che raccolgano e possano poi mandarlo in profondità per sprigionare la sua tecnica incredibile”.
Una mossa per fermare il Milan: "Il Milan domina sulla sinistra, lo sappiamo. Dovevamo fare un po’ di più in quella zona, ma rincorrere Theo era troppo per Cristante. L’allenatore chiede tanto ai giocatori, e spostare El Shaarawy a destra è stato parte dell’atteggiamento vincente che chiedevo. I giocatori in fiducia hanno anche un atteggiamento legato tra allenamento e campo. Prima della partita ho detto che mi fidavo di loro, sono contento perché sanno lottare".
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