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Aguero annuncia l’addio al calcio: “E’ arrivato il momento di smettere”

Salvatore Cantone

L'attaccante Sergio Aguero ha annunciato in conferenza stampa l'addio al calcio giocato. Ecco le dichiarazioni dell'argentino

L'attaccante Sergio Aguero ha annunciato l'addio al calcio giocato in conferenza stampa. L'argentino si è dovuto arrendere per un'aritmia cardiaca. Ecco cosa ha detto: "Questa conferenza è per informarvi che ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico. È un momento molto difficile ma sono comunque molto felice per la decisione che ho preso. Prima di tutto si tratta della mia salute, il motivo per cui ho preso questa decisione è il problema che ho avuto circa un mese fa. Con i medici abbiamo preso la migliore decisione, quella di smettere di giocare. Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per avere qualche speranza, ma non ce n'erano molte".

Sulla sua carriera: "Grazie a chi mi ha aiutato a crescere. Mi ritiro a testa alta, felice. Non so cosa mi aspetterà, ma so che ho molte persone che vogliono il meglio per me. Sono molto orgoglioso della mia carriera, molto felice. Da quando ho cominciato a giocare, il mio sogno era giocare nella Serie A argentina. Non avevo mai programmato di raggiungere l'Europa. Voglio ringraziare tutti: l'Independiente, che è dove sono cresciuto, poi l'Atlético. Hanno scommesso su di me. La gente del City, che sa cosa provo. E infine la gente del Barça. Quando Joan mi ha contattato è stato incredibile. Sapevo che stavo arrivando in uno dei migliori club al mondo. Mi hanno trattato molto bene. E poi chiaramente grazie alla nazionale argentina, che è ciò che amo di più. Ringrazio quelli di voi che sono qui, la mia famiglia, le persone che hanno lavorato con me. Penso di aver fatto del mio meglio per aiutare la squadra"

Sul suo stato d'animo: "In questo momento mi sento bene. Ovviamente le prime due settimane sono state dure, ma quando ho fatto il primo test fisico in clinica i medici mi hanno chiamato per dirmi che c'era una grande possibilità che non potessi continuare. Ho dovuto accettare la notizia ma non è stato facile. Quando mi hanno chiamato per dirmi che era definitivo, ci sono voluti alcuni giorni per elaborare la cosa; una volta superato il momento difficile avevo ancora una speranza. Adesso sto bene, ma è stato difficile. Sono orgoglioso della carriera che ho fatto. Meno male che il problema è arrivato adesso, a 33 anni, e non prima".

Sui momenti più belli della carriera: "Ricordo un gol contro il Racing. Non ho niente contro questa squadra ma avevo 17 anni ed è stato il primo gol bello che ho fatto. Poi l'Europa League con l'Atlético è stato un momento molto felice. Al City di sicuro il gol contro il Queens Park Rangers che ci ha regalato la prima Premier League. L'ultimo momento da ricordare è stato la Copa America, una grande felicità. E poi penso all'ultimo gol che ho fatto, contro il Real Madrid".

Sulle sue sensazioni: "Amarezza o sollievo? Ci sono entrambe le cose. Il fatto che mi sia capitato adesso a 33 anni è positivo, come essere qui oggi a raccontarlo. Poteva non essere così. È un bene che abbiano rilevato il problema adesso. Cercherò di essere felice anche fuori dal calcio, godendomi quei momenti che da calciatore mi sono mancati. Molte persone pensano che sia facile ma posso assicurare che non è così. Ci alleniamo tutti i giorni, viaggiamo, giochiamo. La maggior parte della gente dovrebbe avere un enorme rispetto per i giocatori professionisti. Continuerò sicuramente ad essere legato al calcio e proverò a godermi la vita un po' di più, mi riposerò". Il Milan sul calciomercato cerca un difensore: ecco il nome in pole position.