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Lutto nel mondo del calcio: è morto Eriksson, aveva 76 anni

Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio
Sven-Göran Eriksson è scomparso all'età di 76 anni, a causa di una malattia terminale. Pochi giorni fa il messaggio d'addio
Redazione

Sven-Göran Eriksson è scomparso all'età di 76 anni. Ha ottenuto i suoi maggiori successi come allenatore in Serie A. Fu la Roma di Dino Viola a portarlo in Italia, successivamente, Eriksson ha guidato Fiorentina, Sampdoria e Lazio. Quest'ultima definita da lui stesso come "la squadra più forte che abbia mai allenato". In Italia, ha trascorso in totale 14 stagioni, anche se non tutte le ha completate. L'ultima esperienza italiana di Eriksson si è conclusa il 9 gennaio 2001, giorno del compleanno della Lazio, quando si dimise da allenatore del club, che rimane ancora oggi il suo team più vincente.

La carriera

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Eriksson è stato uno degli allenatori di calcio più celebri a livello globale. Con una carriera che ha superato i quaranta anni, ha guidato alcune delle squadre più prestigiose d'Europa e ha lasciato un'impronta duratura sia nei campionati nazionali che internazionali. Ha iniziato la sua carriera da allenatore in Svezia, ma ben presto il suo percorso si è esteso a livello europeo, facendolo diventare uno degli allenatori più rispettati e influenti del calcio moderno.


Eriksson ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 1977 con il Degerfors IF, una piccola squadra svedese. Il suo successo iniziale lo ha rapidamente catapultato alla guida dell'IFK Göteborg, dove ha ottenuto il suo primo grande trionfo internazionale, conquistando la Coppa UEFA nel 1982. Questo successo ha fatto salire Eriksson alla ribalta europea, attirando l'attenzione di club di prestigio. Nel 1984, è diventato allenatore del Benfica in Portogallo, dove ha vinto due campionati nazionali e ha raggiunto la finale della Coppa dei Campioni nel 1988.

L'Italia

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Dopo il suo periodo di successo con il Benfica, Eriksson ha proseguito la sua carriera allenando squadre di prestigio come Roma e Fiorentina in Italia, consolidando così la sua reputazione come uno dei migliori allenatori europei. Nel 1992, ha assunto il ruolo di allenatore della Sampdoria, portando la squadra alla vittoria della Coppa Italia nel 1994. Questo successo in Italia ha ulteriormente consolidato la sua posizione di allenatore di elite, attirando l'interesse di club e federazioni nazionali in tutto il mondo.

La nazionale inglese

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Nel 2001, Eriksson ha fatto un grande passo avanti diventando l'allenatore della nazionale inglese, il primo non inglese a ricoprire quel ruolo. Sotto la sua guida, l'Inghilterra è arrivata ai quarti di finale in due tornei significativi: la Coppa del Mondo 2002 e Euro 2004. Nonostante alcune critiche per non aver superato queste fasi, Eriksson è riuscito a mantenere una posizione di prestigio nel panorama calcistico inglese. Infatti, si è affermato come una figura importante nella storia della nazionale.

La fine della sua carriera

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Dopo la sua esperienza con la nazionale inglese, Eriksson ha proseguito la sua carriera allenando in diversi paesi e club, tra cui il Manchester City, il Messico, e varie squadre in Medio Oriente e Asia. Il suo spirito avventuroso lo ha portato a esplorare nuovi scenari calcistici, dimostrando una notevole versatilità e adattabilità alle diverse culture e stili di gioco. Nonostante abbia affrontato alti e bassi, Eriksson è rimasto una delle figure più riconoscibili nel panorama calcistico.

Sven-Göran Eriksson ha lasciato un'impronta significativa nel calcio globale grazie alla sua capacità di adattarsi e avere successo in contesti molto diversi tra loro. LEGGI ANCHE: Milan, Fonseca chiamato alla svolta. Ma spuntano già due nomi di sostituti >>>

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