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Gaetano Miccichè, Presidente della Lega Serie A (credits: pianetamilan.it)
ULTIME NEWS - La procura di Milano ha iniziato ad indagare, aprendo un fascicolo, sull’elezione di Gaetano Micciché a Presidente della Lega di Serie A avvenuta nel marzo 2018.
La notizia è stata riportata da Repubblica e mette in risalto il fatto che, al momento, non ci siano indagati, ma che la Guardia di Finanza, ha preso in mano l’urna con i 20 voti delle società. Quel giorno, i Presidenti dei club erano divisi sul nome di Miccichè e questo poteva diventare un problema per la sua elezione. In genere bastano 14 voti per eleggere il Presidente di Lega, ma quel giorno era richiesta l’unanimità per superare il conflitto di interesse dovuto agli incarichi che lo stesso Miccichè ricopriva nel CDA di RCS e come Presidente della Banca Imi. Sulla vicenda ha iniziato ad indagare la procura di Milano, su segnalazione del procuratore federale Giuseppe Pecoraro.
Ma cosa potrà mai succedere se si scoprisse che Micciché non aveva davvero i voti per essere eletto, e che quindi alcune società dichiararono il falso? Tra le ipotesi di conseguenze c’è quella di impugnazione di tutte le delibere firmate dallo stesso Miccichè come la nomina dell’AD Luigi De Siervo e l’assegnazione dei diritti TV a Sky e Dazn. Proprio su quest’ultimo punto, oggi è in atto una battaglia legale a causa dello stop del campionato dovuto al Coronavirus.
In casa Milan nel frattempo, sono arrivare delle dichiarazioni importanti da parte di Leo Duarte, che vuole riscattarsi. Se vuoi conoscere le sue parole, continua a leggere >>
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