- Calciomercato
- Redazione
SuperLega: il Milan è tra i club fondatori
Il progetto della SuperLega è ufficialmente naufragato. Anche il Milan, tra i 12 club fondatori della competizione (tre di Serie A), ne è uscito fuori con un comunicato diramato nella giornata di ieri. Attenzione, però, perché i club fondatori della SuperLega avevano concordato delle clausole di uscita.
Secondo il 'Financial Times', tali clausole servono per mantenere i club nella competizione una volta raccolti i fondi necessari a finanziare la SuperLega. E, tra l'altro, come parte di queste clausole, i club avevano deciso di non abbandonare la SuperLega prima del giugno 2025.
Tutto confermato da Florentino Pérez, Presidente del Real Madrid, in un'intervista concessa nella serata di ieri al 'El Larguero' su 'Cadena Ser'. Da quella data in poi, dunque, i club avrebbero dovuto comunicare l'eventuale volontà di lasciare il torneo almeno con una stagione di anticipo.
Quindi, a conti fatti, i 12 club fondatori della SuperLega sarebbero stati tenuti a rimborsare i 3,25 miliardi di euro iniziali, destinati ad essere divisi per 15 (si sarebbero dovuti aggiungere altri 3 club ai fondatori), ottenuti tramite un finanziamento dalla banca JP Morgan.
Le sanzioni relative alle clausole di uscita, ha sottolineato ancora il 'Financial Times', sembrano dipendere dal flusso di denaro in favore delle società. Un'eventualità, che, però, non si è verificata. La SuperLega, infatti, è stata sospesa dopo appena due giorni di vita.
Nonostante ciò, ha scritto ancora 'FT', permangono dei rischi legali per i club. Le 12 società fondatrici hanno infatti firmato contratti vincolanti. Dunque, i club che resteranno nella SuperLega potrebbero citare in giudizio chi è uscito o chi sta uscendo, nel tentativo di far rispettare l'accordo originario. Mercato, Maldini punta il nuovo Pogba per il centrocampo >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA