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SuperLega: il Milan è tra i club fondatori
È nata ufficialmente la SuperLega, la nuova competizione europea infrasettimanale che, di fatto, inaugura una nuova era per il calcio europeo. Sono 12 i club fondatori della SuperLega: si tratta di Juventus, Inter e Milan per l'Italia; Real Madrid, Barcellona ed Atlético Madrid per la Spagna; Manchester United, Manchester City, Arsenal, Liverpool, Chelsea e Tottenham per l'Inghilterra.
Non hanno aderito, per ora, i club francesi ed i club tedeschi. Ma sembra che PSG (Francia) Bayern Monaco, Borussia Dortmund, RB Lipsia (Germania), Roma (Italia) e Porto (Portogallo) stiano alla finestra per capire il da farsi. Il primo Presidente della neonata SuperLega è Florentino Pérez (Real Madrid), il suo vice, invece, è Andrea Agnelli (Juventus). In un comunicato stampa, i club fondatori della competizione, che dovrebbe partire "il prima possibile" (già da quest'estate), hanno spiegato quale sarà il suo format.
La SuperLega sarà costituita da 20 club, tra cui i 15 club fondatori (altri 3, infatti, dovrebbero aggiungersi presto) e 5 altri club selezionati ogni anno in base ai risultati calcistici della stagione precedente. Si divideranno in due gironi da 10 squadre, che giocheranno tra di loro in casa ed in trasferta. Le prime tre qualificate di ogni girone approderanno ai quarti di finale del torneo; la quarta e la quinta si affronteranno in sfide di andata e ritorno per stabilire le ultime partecipanti ai quarti.
Quindi, gare ad eliminazione diretta, andata e ritorno, fino ad una vincente unica, in finale secca in campo neutro. In sostanza, una maxi Champions League sul formato della NBA americana. Ogni club partecipante riceverà, come feed di ingresso, non meno di 350 milioni di euro per le infrastrutture e per bilanciare l'impatto della pandemia da CoVid_19 sui conti delle società. Operazione resa possibile da un partner finanziario come la JP Morgan per oltre 5 miliardi di euro. Nelle intenzioni dei club fondatori, questi continuerebbero a giocare, nel weekend, nei rispettivi campionati nazionali.
Un'idea che, però, non trova d'accordo le Federcalcio dei Paesi coinvolti. I 12 club fondatori rischiano di essere estromessi da Premier League, Liga e Serie A. Tali società vorrebbero continuare a giocare i campionati nazionali, ma non è detto che le Federazioni e gli altri club siano d'accordo. In Italia, per esempio, Atalanta, Hellas Verona e Cagliari hanno già chiesto l'espulsione degli 'scissionisti'.
Di fatto, si stravolgerebbero anche i tornei nazionali oltre che quelli europei. Già, perché la UEFA e la FIFA, dinanzi la SuperLega, hanno reagito duramente. Da Nyon, per esempio, fanno sapere che chi aderirà alla SuperLega sarà bannato da qualsiasi competizione europea. Dunque Champions League, Europa League e Mondiale per Club vietati per i club firmatari della SuperLega. Ma non è tutto.
Perché i calciatori coinvolti nel progetto rischiano di non prendere parte ai Campionati Europei ed ai Mondiali. UEFA e FIFA, oltretutto, minacciano cause miliardarie per risarcimento danni (diritti tv, sponsor, ricavi da stadio). Nel calcio è scoppiata una bomba e, come logico immaginare, niente sarà più come prima. Intanto Ceferin, presidente dell'Uefa, attacca Gazidis, amministratore delegato del Milan. Ecco cosa ha detto.
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