Fino al 75', quando, sull'ottima iniziativa a destra di Ruben Loftus-Cheek, arriva l'assist a ritroso per l'accorrente Yunus Musah. Destro violento dell'americano dall'interno dell'area di rigore, ma pallone sul fondo. Peccato. Un minuto più tardi, al 76', triplo cambio per l'Atalanta. Fuori Berat Djimsiti, Pašalic e De Ketelaere; dentro Odilon Kossounou, Lazar Samardzic e Mateo Retegui, attuale capocannoniere del campionato di Serie A.
Cambia anche Fonseca (ammonito nel frattempo per proteste). Al 78' toglie dal campo Morata e inserisce Tammy Abraham. Quando riprende il gioco, però, i nerazzurri vanno vicino al gol con Lookman. Sul destro del nigeriano è bravo Mike Maignan ad opporsi da par suo. All'85' ci prova Samardzic, ma la sua conclusione è debole e centrale: nessun problema per il portiere rossonero. Il quale, qualche minuto prima, aveva accusato dei capogiri, fermando il match per qualche istante.
Assalto finale della 'Dea': all'86' Lookman si libera e tira, ma Maignan devia in angolo. Sul susseguente corner, battuto da Samardzic, Sead Kolašinac prolunga di testa e sempre il nigeriano, appostato sul secondo palo, beffa il Diavolo sotto misura per il gol del vantaggio. L'arbitro assegna 5' di recupero nei quali si assiste a qualche cambio, e, al 93', in contropiede, solo un super Maignan evita il terzo gol nerazzurro. Retegui si divora una chance colossale.
Finisce così, Atalanta-Milan 2-1 al 90'. Brutta battuta d'arresto per un Diavolo che, almeno a parole, vorrebbe lottare ancora per vincere lo Scudetto o quanto meno, entrare in Champions League. LEGGI ANCHE: Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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