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Milan, non solo De Ketelaere: ecco tutti i pericoli dell’Atalanta

Charles De Ketelaere Atalanta
Forte, offensiva, in spolvero: l'Atalanta di Gasperini ai raggi x da acmilan.com. Tutti i pericoli per il Milan, non solo De Ketelaere
Emiliano Guadagnoli Redattore 

(fonte: acmilan.com) - Pensi di conoscerla ma riesce sempre a sorprendere, a cambiare, a migliorarsi. All'Atalanta non mancano mai fame e ambizione. Uno dei motivi, il principale, è l'allenatore Gasperini, capace dal 2016 di svolgere un lavoro enorme nell'elevare la Dea a una delle regine in Italia e anche in Europa dove, al momento, sarebbe qualificata direttamente agli Ottavi di Champions League grazie a una buonissima prima parte di girone. Sta vivendo un grandissimo periodo di forma e probabilmente non è mai stata così concretamente candidata allo Scudetto.

La classifica di Serie A piazza i bergamaschi al secondo posto, a -1 dalla vetta occupata dal Napoli. A inizio novembre il perentorio 3-0 in casa proprio dei partenopei è il segnale lampante di cosa sia e possa fare l'Atalanta, campione d'Europa in carica avendo dominato la scorsa Finale di Europa League. Come il recente 2-0 a domicilio della Roma, una gara rognosa sbloccata nella ripresa, la decima vittoria in campionato - ottava di fila - in quattordici giornate. Capolista per andamento esterno, solidissima al Gewiss Stadium dove viaggia a una media di 2 reti alla volta.


CONDIZIONE, RESA E ATTACCO AL TOP

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Uomo su uomo, pressing e battaglia a campo aperto: le armi dell'Atalanta per mordere non sono difficili da scoprire ma sono complicate da evitare. Il 3-4-2-1 disegnato da Gasperini è compatto e aggressivo, la formazione di fisico e gamba. Sostanza e ancora sostanza, con diverse variabili offensive. Non si preoccupa troppo di tenere il possesso, bada a creare e offendere a ogni gestione o dopo ogni recupero palla. Va in vantaggio, sa rimanerci e nella parte conclusiva del match non sta concedendo quasi niente.

Finora i nerazzurri hanno nettamente il migliore attacco del torneo con 36 gol segnati, viceversa hanno concesso 16 reti - complice il solo scivolone contro l'Inter a San Siro - il che significa aver performato peggio di sei squadre - Milan compreso - a livello difensivo. Condizione e mole di gioco stanno superando errori e lacune: i bergamaschi sono primi per assist (24), conclusioni (175) e percentuale realizzativa (16.4%), a dimostrazione di una presenza e di un predominio in area avversaria importante. E se il gol non arriva da un'azione manovrata o da un spunto, l'Olimpico ha rimesso in evidenza la dote di saper colpire pure in mischia e da calcio piazzato.

RETEGUI TOTALE, EDERSON-DE ROON DI FERRO E... CDK

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Dell'Atalanta colpisce sempre il rendimento costante, l'adattamento veloce del singolo in un collettivo che si muove ingombrante ed efficace. Va sottolineato il mercato estivo: l'Atalanta, partendo da una base già molto forte, ha perso Scamacca e mollato Koopmeiners, ha scelto Retegui, preso Samardžić, inserito Bellanova e Brescianini, pescato Kossounou, scommesso su Cuadrado e Zaniolo.

Retegui è totale per l'Atalanta, la punta che sposta e determina una marea di cose: attacca, dialoga, segna. Con dodici gol realizzati è il capocannoniere della Serie A in corso. Ha caratteristiche uniche, giocatore di stazza e comunque abile tecnicamente. Di solito alle sue spalle agiscono Lookman De Ketelaere: il primo ha spesso dato fastidio ai rossoneri (doppietta un anno fa), il secondo è proprio un ex Milan. Il nigeriano brilla nei palcoscenici di un certo spessore, il belga lega e rifinisce linee e manovre. Bisogna poi sottolineare il possibile risveglio di Zaniolo, le sgroppate di Bellanova, le parate di Carnesecchi e in particolare la fondamentale cerniera in mediana: Éderson e de Roon, ovvero quelli che hanno effettuato il maggior numero di passaggi sotto pressione ad alta intensità in campionato (373 e 361). LEGGI ANCHE: Milan, Morata: la carta per battere l'Atalanta? Ecco perché

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