CONDIZIONE, RESA E ATTACCO AL TOP
—Uomo su uomo, pressing e battaglia a campo aperto: le armi dell'Atalanta per mordere non sono difficili da scoprire ma sono complicate da evitare. Il 3-4-2-1 disegnato da Gasperini è compatto e aggressivo, la formazione di fisico e gamba. Sostanza e ancora sostanza, con diverse variabili offensive. Non si preoccupa troppo di tenere il possesso, bada a creare e offendere a ogni gestione o dopo ogni recupero palla. Va in vantaggio, sa rimanerci e nella parte conclusiva del match non sta concedendo quasi niente.
Finora i nerazzurri hanno nettamente il migliore attacco del torneo con 36 gol segnati, viceversa hanno concesso 16 reti - complice il solo scivolone contro l'Inter a San Siro - il che significa aver performato peggio di sei squadre - Milan compreso - a livello difensivo. Condizione e mole di gioco stanno superando errori e lacune: i bergamaschi sono primi per assist (24), conclusioni (175) e percentuale realizzativa (16.4%), a dimostrazione di una presenza e di un predominio in area avversaria importante. E se il gol non arriva da un'azione manovrata o da un spunto, l'Olimpico ha rimesso in evidenza la dote di saper colpire pure in mischia e da calcio piazzato.
RETEGUI TOTALE, EDERSON-DE ROON DI FERRO E... CDK
—Dell'Atalanta colpisce sempre il rendimento costante, l'adattamento veloce del singolo in un collettivo che si muove ingombrante ed efficace. Va sottolineato il mercato estivo: l'Atalanta, partendo da una base già molto forte, ha perso Scamacca e mollato Koopmeiners, ha scelto Retegui, preso Samardžić, inserito Bellanova e Brescianini, pescato Kossounou, scommesso su Cuadrado e Zaniolo.
Retegui è totale per l'Atalanta, la punta che sposta e determina una marea di cose: attacca, dialoga, segna. Con dodici gol realizzati è il capocannoniere della Serie A in corso. Ha caratteristiche uniche, giocatore di stazza e comunque abile tecnicamente. Di solito alle sue spalle agiscono Lookman e De Ketelaere: il primo ha spesso dato fastidio ai rossoneri (doppietta un anno fa), il secondo è proprio un ex Milan. Il nigeriano brilla nei palcoscenici di un certo spessore, il belga lega e rifinisce linee e manovre. Bisogna poi sottolineare il possibile risveglio di Zaniolo, le sgroppate di Bellanova, le parate di Carnesecchi e in particolare la fondamentale cerniera in mediana: Éderson e de Roon, ovvero quelli che hanno effettuato il maggior numero di passaggi sotto pressione ad alta intensità in campionato (373 e 361). LEGGI ANCHE: Milan, Morata: la carta per battere l'Atalanta? Ecco perché
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