È mancata lucidità nel finale dopo l’inferiorità numerica? “Un po’ una chiave di lettura in tutte le partite: quando non puoi vincere non devi perdere. Loro hanno trovato un guizzo, abbiamo perso un 1-2 dentro l’area, Muriel fa un gol incredibile che è alla sua portata per le qualità che ha. Usciamo con le ossa rotte ma con grande rammarico perché secondo me meritavamo il pareggio”.
Oggi più centrocampista che terzino: “Nella mia testa, che poi è quello che mi dice il mister di fare, l’occupazione degli spazi diventa veramente importante con questo gioco. Accentrandomi tanto lasciavamo spazio magari per Theo per farlo salire, o magari per venendo dentro si svuotava dietro Pasalic o dietro Koopmeiners per l’inserimento del centrocampista. Dipendeva tanto da come venivano a prenderci loro. Non è più centrocampista o difensore ma dipende dagli spazi”.
Sulla classifica: “Io penso che noi abbiamo un obiettivo ben chiaro nella testa da quando ci siamo visti quest’estate: essere competitivi su più fronti. Sappiamo che la partita di mercoledì sarà un dentro fuori: Europa o solo campionato. La classifica la guardo poco fino a marzo. Verso marzo-aprile io personalmente capisco quelle che possono essere le ambizioni della squadra, partendo però con un’ambizione alta da inizio anno”.
Quante speranze nutri per la partita contro il Newcastle? “La speranza è l’ultima a morire. È una partita da dentro o fuori. Se vinci ti assicuri comunque l’Europa League che è una competizione importante, in cui il Milan può dire la sua qualora ci andassimo”. LEGGI ANCHE: Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA