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Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna (credits: GETTY Images)
Domani si giocherà Bologna-Milan, 20^ giornata del campionato di Serie A. I rossoneri arrivano da primi in classifica e, dunque, campioni d'inverno. I rossoblù di Sinisa Mihajlovic cercano ancora la prima vittoria contro una big in campionato. Poco fa, ha parlato in conferenza stampa l'allenatore, ex rossonero. Tanti i temi affrontati, da Zlatan Ibrahimovic (l'attaccante svedese classe 1981 è un suo amico ed è stato vicino al raggiungerlo in Emilia-Romagna) fino ai suoi giocatori e, ovviamente, la partita. Ecco le sue parole.
Su Ibrahimovic: "Se Ibra avesse scelto il Bologna certamente non saremmo dove siamo, ma ha scelto il Milan e sono contento per lui. Purtroppo parlarne adesso è una storia da Fantacalcio ma devo dire che mi sarebbe poi dispiaciuto per il pubblico di Bologna che non l’avrebbe visto perché la gente deve stare fuori dagli stadi... Lui non si fa distrarre dopo il litigio: arriverà per vincere, convinto delle proprie qualità. Forse sarà nervoso perché è uscito dalla Coppa Italia, ma non lo sarà certo per Lukaku..."
Sul Milan: "Il Milan non starà passando un bel momento, ma merita di stare dov’è. Lo merita Pioli che sta facendo un grande lavoro, lo merita Ibra che so cosa può dare a un gruppo intero, a livello anche di autostima".
Sull'assenza di vittorie con le big: "È vero, ma c’è ancora un girone intero per farlo, e magari succede domani, anche se è chiaro che il Milan ha giocatori con un motore potente e davanti ai quali serve l’attenzione giusta. L’importante è che i miei curino i dettagli, che giochino secondo la nostra mentalità che mai abbiamo perso se non una volta contro la Roma e che riescano a sfruttare con cattiveria quei momenti di gara in cui puoi fargli del male. E per cattiveria intendo nei momenti in cui sei davanti alla porta: dobbiamo tirare e segnare, perché come diceva Boskov, chi tira mai sbaglia, e noi dobbiamo buttarla dentro perché sennò la buttano dentro a noi”.
Su Barrow: "Non è che da un giorno all’altro un attaccante esterno diventa punta centrale, ci vuole tempo ma so che i suoi gol arriveranno".
Su Soumaro: "Sta scalando le gerarchie e crescendo".
Sul mercato: "Il mercato è aperto e per ora non è un mercato per noi: sappiamo quel che dobbiamo fare ma ora non ci voglio pensare perché dobbiamo fissarci tutti sul Milan, detto che io alleno chi la società mi mette a disposizione".
Su Mandzukic: "A voi avevo detto che non lo prendevamo perché ci avrebbe messo troppo ad entrare in forma, ma è chiaro che non potevo dire che non lo prendiamo perché ha un ingaggio troppo alto... Cosa volevate che vi dicessi, eh... Il suo acquisto aumenta il livello di competitività del Milan. Prima che arrivassimo con Mancini nell’Inter, i nerazzurri erano una squadra bella, forte ma che non vinceva: poi, poco alla volta, sono stati acquistati giocatori che sapevano vincere e l’Inter ha cominciato ad alzare trofei. Il calcio è questo: i giovani vanno benissimo ma per vincere serve gente che sappia vincere. E la mossa Mandzkic, oltre a quella di Ibra, è anche in questa ottica".
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