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CAGLIARI-MILAN

Milan, così non va. Gli errori difensivi contano, così come quelli dell’arbitro

Francesco Aliperta Redattore 
Il Milan pareggia per 3-3 contro il Cagliari e mette in mostra vecchi e conosciuti errori. Ma di mezzo ci vanno anche le decisioni arbitrali

Da Madrid a Cagliari è un attimo, almeno calcisticamente parlando. Lo stesso Milan che sbanca il Santiago Bernabeu, pareggia alla Unipol Domus. Contro i rossoneri non è andato a segno uno come Mbappé, ma Zappa ha firmato non uno, ma ben due eurogol. L'equilibrio mentale della squadra di Paulo Fonseca sarebbe realmente da studiare.

Contro il Cagliari abbiamo visto davvero tanti errori difensivi. La retroguardia rossonera soffriva a ogni discesa offensiva dei padroni di casa. Il lato sinistro, formato da Luvumbo e Augello, ha creato tanti pericoli e sempre nella stessa modalità. Non è un caso che ben due reti rossoblù arrivino come due fotocopie: cross teso dalla sinistra e conclusione al volo. Ci sarebbe poi da discutere di Theo Hernandez, autore di una prestazione pessima e puntato spesso dagli attaccanti avversari. Poche discese palla al piede e diverse disattenzioni difensive: così non va. Non si tratta solo di Theo, sia chiaro, perché nel film horror visto alla Unipol Domus vi sono anche altri protagonisti: Pavlovic, Thiaw e Emerson Royal.

Decisioni discutibili

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In una partita così complicata, poi, ci si mette di mezzo anche l'arbitro. Ha dell'assurdo che il primo gol segnato dal Cagliari non sia stato annullato. Al momento del tiro di Zortea, di fronte a Maignan vi era Luvumbo che non solo ostruiva la visione del portiere rossonero ma si trovava anche in fuorigioco. Ci siamo stupiti, e tanto, del poco eco che ha avuto questo episodio. Subito dopo la conclusione del match, infatti, non vi è stata alcuna discussione in merito, anzi. Si è parlato di un "possibile errore" e non di un evento che ha totalmente cambiato la partita. Vogliamo aggiungere altro? La rete annullata a Viola, giustamente, è stata discussa addirittura con maggiore enfasi.

Siamo qui, come quasi ogni settimana, a ragionare sulle discutibili decisioni arbitrali. L'errore di Fabbri è certamente da matita rossa, ma questo non può, e non deve, nascondere gli evidenti problemi di questo Milan. Ci chiediamo come sia possibile andare a Madrid e mettere in mostra una prova di quel livello e poi, neanche quattro giorni dopo, affrontare il Cagliari in questo modo. La squadra rossonera ha tanta qualità, ha dei giocatori importanti ma non ha ancora l'equilibrio mentale che ti permette di vincere le partite ostiche.


Non è la prima volta che lo raccontiamo e, probabilmente, non sarà l'ultima. Il Milan di oggi ha la consapevolezza di poter battere squadre come Inter e Real Madrid, ma non ha abbastanza attenzione da conquistare tre punti contro Cagliari, Parma e Torino.