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CAGLIARI, ITALY - MARCH 19: Ismael Bennacer of AC Milan in action during the Serie A match between Cagliari Calcio and AC Milan at Sardegna Arena on March 19, 2022 in Cagliari, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
(fonte: acmilan.com) Dopo Bologna, Roma e Derby, il Milan scende a Cagliari per la quarta trasferta del proprio campionato. Un appuntamento importante, delicato, da preparare e poi affrontare con il massimo impegno. I rossoblù sono neopromossi ma esperti di Serie A e in casa, complice anche una classifica già complicata, venderanno cara la pelle. Il Diavolo dovrà giocare un mercoledì da leone per uscirne vincitore.
Prima volta senza Krunić. Finora Pioli ha cambiato giocatori e posizioni ma mai il regista, il bosniaco aveva totalizzato 515' su 515' prima del problema muscolare col Verona. Non sarà semplice rinunciarci per lo sviluppo del piano-gara, in Sardegna e non solo. I principi non cambieranno però, in base all'alternativa scelta, cambierà qualche caratteristica in quel ruolo. In lizza ci sono Adli e Reijnders. Il centrocampo sarà prevedibilmente una zona nevralgica, la linea a cinque del Cagliari metterà densità e aggressività in particolare con Makoumbou e Sulemana: fondamentale la pulizia e la velocità di palleggio per uscire dalla mischia. La tecnica per ribaltare la fisicità, anche se i rossoneri dovranno aspettarsi di sporcarsi comunque le mani; e allora Loftus-Cheek, come Musah e Pobega, potranno dare una grossa mano.
I rossoblù appena sopra il fanalino di coda e con un solo gol segnato non devono ingannare, perché sanno essere offensivi. La rapidità di Luvumbo è la loro chiave principale, a supporto di un centravanti di peso (Shomurodov, Petagna o Pavoletti). All'attaccante angolano piace muoversi, spesso defilarsi per entrare in azione. Ecco, allora, che le fasce aumenteranno di importanza. Il Milan che recupera Hernández, che ha rispolverato Florenzi, che ha nelle ali le frecce più pericolose per mirare il bersaglio. Con Leão sempre in grado di sparigliare le carte a discapito di ogni teoria o tattica. Il Cagliari che, a parte Luvumbo, ha in Nández un secondo fattore essenziale, esterno di spinta. Le idee dei rispettivi allenatori coincidono nella volontà di viaggiare in corsia, liberando il traffico in mezzo approfondito nel paragrafo sopra. Imprevedibilità in avanti ma anche attenzione dietro, perché evitare di scoprirsi o di regalare facili occasioni è il punto di partenza.
In generale, Cagliari sarà la prima vera prova di quanto sia profonda la rosa. Da dopo la sosta, fino alla prossima pausa, il Milan scenderà in campo ogni 3-4 giorni e le rotazioni avranno ampio e necessario spazio. Qualche giocatore finora meno impiegato ma domani pienamente coinvolto, da ambo le parti, avrà una bella occasione per crescere e incidere. Dimostrarsi risorsa, magari diventando proprio protagonista: per esempio i rossoneri dovrebbero puntare su Chukwueze e Okafor ritornando al 4-3-3, invece il Cagliari proporre Petagna o Pavoletti ripensando a una possibile difesa a 4. Quali modifiche faranno maggiormente la differenza? Da questa risposta dipenderà l'esito Unipol Domus e in parte anche il prosieguo della stagione.
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