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COMO-MILAN

Como-Milan, Fabregas: “Meritavamo di vincere. Su Morata…”

Cesc Fàbregas Como
Cesc Fabregas, allenatore biancoblu, ha parlato in conferenza dopo Como-Milan, partita della 19^ giornata della Serie A 2024-2025
Stefano Bressi Redattore 

Cesc Fabregas, allenatore biancoblu, ha parlato in conferenza stampa al termine di Como-Milan, recupero della partita della 19^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta allo stadio stadio 'Sinigaglia' di Como. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sulle verticalizzazioni del Milan: “L’avevo detto, sì”.

Sui complimenti di Conceicao, cosa è mancato per vincere e il giudizio sul Milan: “Ora se ne vanno contenti e noi no. Meritavamo di vincere, ma gli episodi ti mandano contento a casa o arrabbiato. Ciò significa che la squadra ha fatto male? No, ma ci sono episodi, come nel secondo gol, in cui una giocata individuale o un nostro aggiustamento ci fa male. Però prima uno che non sa di calcio pensava che il Milan fosse bianco e blu. Tante cose positive. Sono fiducioso. Prima o poi il calcio ci ridà qualcosa. Arriverà qualcosa prima o poi. La squadra sarebbe stata bravissima fino al 65’ ora è scarsa. Dobbiamo gestire questa cosa con la testa giusta. La squadra gioca, compete e ci crede. Siamo nella strada giusta, perché usciamo arrabbiati col Milan, che normalmente vince. Vedo la squadra triste e arrabbiata perché voleva vincere. Voglio vederla così. Dobbiamo continuare a crescere e migliorare, forse dovevamo aspettare un po’, ma non abbiamo gestito”.

Se è mancata mentalità in fase difensiva: “In altri momenti sì, oggi no. La terza volta in cui facciamo male da calcio d’angolo. Poi sul secondo gol si può fare meglio, però è il Milan… Non si può fare tutto perfetto, loro giocano e sono di talento. Vederli in difficoltà tante volte significa che abbiamo fatto una buona partita”.

Su Diao: “Ci sono tanti elementi positivi, non solo lui. Finalmente abbiamo un giocatore che dà profondità. Abbiamo fatto mesi senza nessuno così. Speriamo arrivi qualcun altro”.

Se il Como non è Paz dipendente: “Abbiamo fatto bene senza di lui anche all’Olimpico. Anche oggi avevamo tante assenze. Questa squadra mi dà tutto. Oggi ha segnato Rafa Leao, grande giocatore, ma che a fine partita diceva ai miei di stare zitti ed essere umili. Mai avuto una squadra così umile”.

Su Morata: “Noi abbiamo lo stesso problema. Se segnassimo il 20% delle occasioni saremmo in Europa League. Fanno la differenza gli attaccanti e gli esterni. Costano 80 milioni. Morata era capitano della Spagna che ha vinto l’Europeo, ha fatto sempre bene. Un buon giocatore, farà bene”.

Sulla squadra europea e veloce e poco spagnola per possesso: “Mi piace attaccare, ero così anche da giocatore. Guardavo sempre in avanti. Il palleggio va bene, ma con senso. A volte serve per calmare la partita. Altre volte vogliamo andare veloci. La squadra si sente bene. Mi piace essere aggressivo. Ho sempre visto il calcio così. Preferisco mandare in porta l’attaccante che fare 20 passaggi senza senso. La chiave di tutto è gestire i momenti capendo quando verticalizzare e quando no. Oggi magari era il momento di abbassarci e giocare in contropiede, errore mio. Però preferisco perdere così che abbassarmi e soffrire per poi perdere comunque. Abbiamo identità e stile di gioco, dobbiamo crescere tutti”.

 

 

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