Una dedica agli osservatori: “Oggi dedico questo Scudetto anche a loro, se Marcus Thuram è all’Inter è grazie al lavoro di questa gente e alla programmazione di questa gente da due anni a questa parte”.
Una battuta su Stramaccioni opinionista tv. “Mi piaci in questa veste, sei bellino, ti curi molto…”.
Hai passato tante Inter, tante difficoltà e momenti di critica. Hai un DNA interista che poche società hanno: “Ci sono stati anni difficili, sono entrato da ragazzino con qualche capello in più. C’è dietro anche tantissima esperienza e ci sono tanti insegnamenti di questi anni. Una delle cose che mi ha caratterizzato è stata l’esperienza con tre proprietà diverse: ho lavorato con la famiglia Moratti che mi ha permesso di fare un percorso dal settore giovanile alla prima squadra. Poi con Erick Thohir che mi ha dato la responsabilità della prima squadra e ora con Suning col quale abbiamo fatto un gruppo fantastico. C’è grande empatia, nessuna gelosia ma voglia di fare il bene dell’Inter sapendo ognuno i propri compiti. Senza questo lavoro da parte di tutti non si arriva a questi risultati, chi lavora in questo club lo fa per amore dell’Inter”.
Sull’esultanza al fischio finale Ausilio rivela: “Mi sono stirato al polpaccio per fare uno scatto, penso di stare due mesi fuori. Stagione finita".
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