Un aspetto da ricercare con il dinamismo e con il contributo, allo sviluppo in mediana, di tutti i giocatori in campo e non solo dei centrocampisti di ruolo. Da un Giroud chiamato ad alzarsi e a giocare di sponda, al lavoro in impostazione della coppia centrale Gabbia-Tomori. Controllare la zona nevralgica di campo sarà un lavoro di squadra, a cui dovranno partecipare tutti gli elementi di movimento.
L'IMPORTANZA DI PARTIRE BENE (E FINIRE MEGLIO)
—Si affrontano le due squadre che segnano di più nei primi tempi, due delle tre ad andare maggiormente a segno nei 15' iniziali. È uso comune dire che nei big match una delle chiavi è l'approccio alla partita sin dal calcio d'inizio, e questo Derby non farà certamente eccezione. Nei ricordi recenti delle sfide ai nerazzurri vi sono spesso state partite sbloccate dall'Inter nel quarto d'ora iniziale, e trovarsi a gestire una rimonta dopo il carico dell'impegno infrasettimanale in Europa potrebbe essere complicato. Sbloccare noi per primi l'incontro, invece, obbligherebbe la squadra di Inzaghi a gestire una situazione inusuale, dal momento che soltanto in quattro partite di questa Serie A l'Inter si è ritrovata indietro nel punteggio, mentre noi non abbiamo mai perso (21 vittorie e 5 pareggi) una volta passati in vantaggio.
Tanto importante quanto l'inizio sarà il finale di partita. 15 gol del Milan (3°) e 18 dell'Inter (1° a pari merito con la Roma) sono arrivati negli ultimi 15' di partita. Momento della partita in cui i rossoneri hanno spesso segnato - tutte le ultime cinque reti nel quarto d'ora finale, ad esempio - con giocatori subentrati. Altra chiave di volta del match, quindi, sarà l'impatto di chi sarà chiamato a partita in corso. LEGGI ANCHE: Mercato Milan – Ibrahimovic vuole il difensore rivelazione del Bologna: i dettagli >>>
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