DERBY

Derby Milan-Inter, Inzaghi: “L’amore tra me e Pippo non cambierà mai”

Fabio Barera Redattore 
Simone Inzaghi, allenatore nerazzurro, ha parlato a 'DAZN' dopo il derby Milan-Inter, partita della 33^ giornata della Serie A 2023-2024

Simone Inzaghi, allenatore nerazzurro, ha parlato a 'DAZN' al termine del derby Milan-Inter, partita della 33^ giornata della Serie A 2023-2024 che si è svolta allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro-Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Le parole di Simone Inzaghi a 'DAZN' dopo il derby Milan-Inter

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"Ringrazio Pippo, abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone. Ci sono tanti protagonisti dalla società ai miei giocatori. Il pensiero va alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei figli e ai miei genitori. Tante volte non riesco a lasciare il lavoro lontano da casa. È stata una partita combattuta e corretta, dispiace per quello che è successo negli ultimi minuti. Nel primo tempo potevamo fare un gol in più e siamo molto molto contenti".

Sulla crescita: "Tutti i giorni ci si impegna per cercare di migliorarsi. Già contro Liverpool e Real si vedeva che c'era qualcosa. Noi abbiamo una grandissima condivisione. Acerbi alla Lazio significava tanto e ho insistito con la società per portarlo qui. Oggi ci siamo allenati sotto il diluvio sui calci piazzati e sono quelle cose che stasera sono risultate decisive".

Su Pippo Inzaghi: "Mio fratello è sempre stato un esempio, da calciatore e da allenatore. Era quello che veniva a controllarmi quando uscivo con i miei amici. L'amore che c'è tra me e lui non cambierà mai, anche se le nostre vite sono cambiate. Ancelotti lo ha avuto per tanti anni, è normale che Carlo stia facendo tantissimo, ha 1350 panchine ed è ineguagliabile. Riesce sempre a vincere trofei e anche lui è una fonte di ispirazione".


Sul percorso: "È stato un bellissimo percorso. Ringrazierò sempre Lotito, tare e la Lazio per avermi dato la possibilità di cominciare questo percorso. Nonostante la Lazio volesse proseguire il rapporto, io avevo qualcosina che mi diceva di cambiare e di venire all'Inter. La mia scelta era mirata, con Marotta avevo lavorato alla Sampdoria, Ausilio e Baccin li conoscevo bene. Quando ci sono stati momenti difficili ha parlato chi doveva parlare e non mi devo togliere nessun sassolino".


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