EMPOLI-MILAN

Empoli-Milan, non solo il ritorno al gol di Giroud: ecco le chiavi del successo

Fabio Barera Redattore 
Ecco, di seguito, le chiavi del successo secondo 'acmilan.com' di Empoli-Milan, match dominato 3-0 dai rossoneri

(fonte: acmilan.com) Riavvolgiamo il nastro e isoliamo le cose belle di Empoli-Milan. Il 3-0 sintetizza il verdetto del campo, scomporlo rende merito alla squadra e ai singoli in vetrina nel mezzogiorno del Castellani. Ecco il Debriefing dopo la nostra 19ª giornata di Serie A:

SPRAZZI DI ESSENZIALE CONTINUITÀ

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Vittoria e porta inviolata è sempre il binomio perfetto. Il successo in trasferta era distante da inizio ottobre (Genoa) ed è il terzo clean sheet su quattro in campionato dal Monza (Monza, Sassuolo ed Empoli). Proprio al giro di boa, il Milan ha consolidato e tanto il terzo posto in classifica aumentando a +7 il vantaggio rispetto alla zona qualificazione alla prossima Champions League. 39 punti in 19 giornate: nonostante qualche passo falso, il bilancio non può essere negativo. Riportando un record: 21 gol nei primi tempi, nessuno come i rossoneri e in generale la preziosa tendenza a sbloccarla prima degli avversari. Importantissimo alimentare il momento pregiato come rivincere dopo Sassuolo e Cagliari per provare a disegnare un filotto. I prossimi giorni saranno faticosi, i prossimi impegni delicati: Atalanta nei Quarti di finale di Coppa Italia a eliminazione diretta e Roma, sempre a San Siro. Agli appuntamenti il Milan si presenterà sereno e carico.

IL RITORNO AL GOL DI GIROUD E LOFTUS-CHEEK

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Quasi un mese senza segnare (Atalanta) e dal dischetto aveva alle spalle un errore pesante (Borussia Dortmund): il ritorno al gol di Giroud è sicuramente in cima alla lista delle migliori notizie. Realizzando il rigore del raddoppio, Olivier è arrivato a dieci reti totali - in doppia cifra per la 14ª stagione di fila, unico giocatore dei maggiori cinque tornei europei a farcela dal 2010/11 ad oggi - ed è tornato determinante per la squadra dopo gli assist con Monza e Salernitana. Probabilmente la coppia di punte a disposizione di Mister Pioli non è mai stata così in condizione, visto anche Jović in grande spolvero. A proposito di ritorno al gol, mancava da molto tempo il sigillo di Loftus-Cheek, fermo da fine settembre (Cagliari). La sua prestazione è stata buonissima, piena, procurandosi anche il rigore e andando vicino alla doppietta. Quando Ruben riesce ad essere decisivo e non solo offensivo, la differenza si sente.

DA HERNÁNDEZ A TRAORÈ, CHE LAVORO

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Due dettagli fondamentali vanno sottolineati per concludere il discorso: il ruolo di Hernández e l'impiego dei giovani. Rischia di non brillare abbastanza il lavoro eccezionale di Theo da centrale. Lì per emergenza dal Frosinone, a parte la parentesi Monza, sta dimostrando di essere pienamente a proprio agio a tal punto da divertirsi. Ha alzato la soglia dell'attenzione, ci sta mettendo applicazione, carattere e leadership. Una sorta di benedizione. In difesa, i rossoneri hanno terminato la gara con Jiménez - esordio ufficiale in Serie A - e Bartesaghi sugli esterni. Due 2005. Ma è il gol di Traorè, il primo nel nostro massimo campionato e il secondo in sequenza dopo quello in Coppa Italia, a rendere davvero l'idea del prezioso supporto che stanno garantendo i ragazzi promossi dalla Primavera; ricordando pure l'ascesa di Simić e il recente spazio dato a Zeroli. L'emergenza nella rosa ha reso necessaria la loro chiamata, però coinvolgerli e schierarli non era scontato e ora rappresenta orgogliosamente il cilindro in più nel motore della Prima Squadra. LEGGI ANCHE: Milan-Atalanta, le probabili formazioni: Pioli lancia Gabbia e Jovic >>>



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