Sull'approccio alle partite spesso positivo che ha il Milan: "La preparazione della partita e l'atteggiamento mentali sono positivi. Ma nei secondi tempi dobbiamo continuare a avere stesso atteggiamento, intensità e attenzione. Perché spesso nei secondi tempi non siamo riusciti ad ottenere i risultati che volevamo".
Sul ruolo di Theo Hernández da centrale difensivo: "Theo partendo da lì è imprevedibile. Fa cose fantastiche in fase difensiva, ma anche in fase offensiva. Sta facendo bene, non limitiamo le sue sgroppate".
Sulla posizione dei trequartisti del Milan: "Volevamo giocare con tre giocatori più stretti, più dentro al campo. Pulisic è stato più dentro al campo per imbucare tra le linee e lasciare spazio a Calabria sulla fascia. Ruben doveva accentrarsi. Rafa doveva stare più dentro nei nostri piani, ma quando gli si dice di stare più dentro sta più fuori e viceversa (ride, n.d.r.). Un vantaggio per noi, che lo conosciamo, e forse uno svantaggio per gli avversari".
Sulle condizioni di Alessandro Florenzi e la fase difensiva del Milan: "Florenzi ha avuto un fastidio all'adduttore, lui dice di essersi fermato in tempo e ce lo auguriamo. Quando le cose vanno bene non vado tanto a parlare con i giocatori. Theo lo vedo contento e motivato. E' arrivato Gabbia, ora lì siamo più coperti. Quello che ci sta dando Theo lì è un vantaggio. Abbiamo scoperto che può giocare in due posizioni utili. Pur giocando in una posizione non sua non è calato nel rendimento, anzi forse è pure salito". LEGGI ANCHE: Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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