Una scelta, quella del 4-2-3-1, che ha anche portato due clean sheet: in generale la Fiorentina è seconda solo alla Juventus per xG contro (5.8, il Milan è quarto a 6.3). Da verificare la tenuta della retroguardia, perché più volte la squadra di Palladino si è rivelata fragile difensivamente. Non è cambiata, inoltre, la temibilità dei Viola tra le mura amiche: tra Italia ed Europa la Fiorentina è imbattuta al Franchi in questa stagione e generalmente ha perso soltanto una delle ultime 11 partite casalinghe di campionato. L'eccezione la ricordiamo bene, però, perché si tratta dell'ultimo precedente tra le due squadre, quello dello scorso 30 marzo.
DODÔ INAMOVIBILE, CONNESSIONI OFFENSIVE DA DEFINIRE
—Tra i duelli da osservare nella serata del Franchi ci sarà sicuramente quello tra Theo Hernández e Dodô. Affermatosi da subito come un punto di riferimento importante nell'assetto tattico di Palladino. Pienamente recuperato dopo l'infortunio al ginocchio destro nella scorsa stagione, l'esterno brasiliano ha giocato tutti i minuti di Serie A. Rifiatando soltanto nella prima ora di gioco in Conference League contro il TNS, e da lui passa tanto delle trame di gioco dei Viola. Dodô, peraltro, è il difensore del nostro campionato che vanta il maggior numero di dribbling riusciti e uno dei due ad avere subito più falli.
Più incerta e in "definizione" la situazione relativa al centrocampo e soprattutto all'attacco. Data l'indisponibilità di Mandragora è plausibile immaginare come tra mediana e reparto offensivo possano scendere in campo, nella Fiorentina, soltanto giocatori arrivati in estate. Con trame e connessioni che sono ancora in via di definizione. La squadra ha i tratti di un cantiere aperto, specialmente in attacco, reparto che ha espresso soltanto a tratti il suo potenziale.
A cominciare da un fedelissimo di Palladino come l'ex Monza Colpani, ancora alla ricerca del primo gol stagionale. Deve ancora fare 90' integrali invece l'ex Genoa Guðmundsson, decisivo (doppietta su rigore) contro la Lazio ma ancora lontano dalla migliore condizione. Chi sta andando meglio è Moise Kean. Che con il gol al TNS è salito a quota 5 (tra Italia ed Europa) in questo inizio di stagione. L'ex Juve rappresenta un jolly importante per la sua versatilità offensiva, e sarà sicuramente giocatore da attenzionare per la difesa rossonera. LEGGI ANCHE: Milan, bordate a Leao e Moncada. Mercato, idea a sorpresa. Addio Maldini? C'entra Furlani
© RIPRODUZIONE RISERVATA