Cosa pensa guardando alla classifica: "Ora penso subito al fatto che in casa facciamo grandi prestazioni e fuori invece dobbiamo migliorare. Tranne in coppa col Maccabi, dobbiamo essere più pratici e convinti dei nostri mezzi. Oggi avete visto il sacrificio, nel secondo tempo abbiamo anche creato qualche palla gol in più. Dobbiamo fare così anche lontano dal Franchi. Lo scorso anno siamo arrivati in queste condizioni al finale, non perdiamo la grande voglia di ottenere risultati, l'entusiasmo o la fiducia. Vogliamo onorare il direttore che non c'è più (Barone, ndr) da qui alla fine. Gli sarebbe piaciuto vedere i giocatori stremati e così di partite ne perdi poche".
Perché ha tolto Beltran: "Ho visto anche io che faceva bene, e non è la prima partita. Continuo a fare i complimenti a Lucas per come è cambiato e si è trasformato, ma non ce la faceva più. Anche lui arriva dalla Nazionale, da un viaggio massacrante, e qualcosa così paghi. Il sacrificio di oggi voglio vederlo sempre. Avesse avuto ancora energia sarebbe rimasto sicuramente in campo. Comunque sfiorare il risultato contro un Milan così significa ottenere il massimo da chi è meno in salute".
Se ha sentito il pubblico vicino alla squadra come aveva chiesto lei: "La vicinanza del popolo viola, almeno personalmente, l'ho percepita in quei giorni drammatici. Tra la camera ardente al Viola Park e quanto ha fatto stamattina la Fiesole prima di pranzo, a quello che abbiamo visto prima di arrivare allo stadio, il corteo con i cori per caricare il gruppo. I ragazzi hanno sfruttato la spinta: per stare dietro a questo Milan ci vuole spirito battagliero e un grande cuore, le cose che vorrei vedere da qui alla fine. Tutti uniti, lo stadio che spinge e noi che corriamo a mille all'ora, magari essendo più qualitativi ma dobbiamo essere questi. Se sarà così possiamo toglierci soddisfazioni, sennò diamo vantaggi ai nostri avversari".
Come sta Arthur: "Vedendo il Milan nelle ultime partite abbiamo pensato di mettere un po' più di muscoli e ritmo, gente con gamba che potesse limitare la fiducia del Milan. Questa la scelta di Mandragora e Duncan, rinunciando anche a un po' di qualità. Nelle prossime forse servirà altro e lo prepareremo.
Quanta voglia hanno di tornare nelle Final Four di Supercoppa: "Ora affronteremo un altro avversario in salute, cercheremo di metterli in difficoltà".
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