Se ha sentito il pubblico vicino alla squadra come aveva chiesto lei: "La vicinanza del popolo viola, almeno personalmente, l'ho percepita in quei giorni drammatici. Tra la camera ardente al Viola Park e quanto ha fatto stamattina la Fiesole prima di pranzo, a quello che abbiamo visto prima di arrivare allo stadio, il corteo con i cori per caricare il gruppo. I ragazzi hanno sfruttato la spinta: per stare dietro a questo Milan ci vuole spirito battagliero e un grande cuore, le cose che vorrei vedere da qui alla fine. Tutti uniti, lo stadio che spinge e noi che corriamo a mille all'ora, magari essendo più qualitativi ma dobbiamo essere questi. Se sarà così possiamo toglierci soddisfazioni, sennò diamo vantaggi ai nostri avversari".
Come sta Arthur: "Vedendo il Milan nelle ultime partite abbiamo pensato di mettere un po' più di muscoli e ritmo, gente con gamba che potesse limitare la fiducia del Milan. Questa la scelta di Mandragora e Duncan, rinunciando anche a un po' di qualità. Nelle prossime forse servirà altro e lo prepareremo.
Quanta voglia hanno di tornare nelle Final Four di Supercoppa: "Ora affronteremo un altro avversario in salute, cercheremo di metterli in difficoltà".
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