GLI UOMINI CHIAVE
Avevamo impostato un discorso simile per Leão e i suoi due assist in Milan-Lazio, lo ripetiamo a margine di Genoa-Milan: gli uomini fanno la differenza all'interno di un collettivo che funziona. A Marassi ci sono due individualità che spiccano nel finale concitato: Christian Pulisic e Olivier Giroud. Il primo entra e spacca la partita con il suo quarto gol in campionato; il secondo - proprio come Chris - esce dalla panchina e si riscopre protagonista tra i pali. Nei loro minuti in campo si sono visti l'esperienza, la lucidità e la capacità di essere decisivi quando serve, soprattutto mantenendo i nervi saldi. E in questa notte intensa, le loro giocate hanno fatto la differenza. Una differenza che si concretizza in due punti in più in classifica.
UNA MANOVRA NON CONSERVATIVA
Il Genoa, anche per le assenze di Messias e Retegui, ha impostato una partita di contenimento, schierando sei difensori di ruolo nella formazione titolare. L'idea di Gilardino, poi rivelatasi vincente per gran parte del match, è stata quella di chiudere ogni possibile spazio ai rossoneri e mantenere quasi tutti gli effettivi sotto la linea della palla in fase di non possesso. Il Milan ha dovuto e ha saputo aspettare, senza però trincerarsi dietro un giro palla conservativo e orizzontale: a volte sbagliando, ma con coraggio, spesso abbiamo cercato il varco centrale, la verticalità, per scardinare un'avversaria ben messa in campo. Le migliori occasioni, infatti, sono arrivate così. Poi l'azione del gol di Pulisic - se ci pensate, molto simile al raddoppio in Roma-Milan - ha premiato l'insistenza rossonera. LEGGI ANCHE: Genoa-Milan, le partite sporche che possono far vincere un campionato
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